Parco di Pantelleria, si deciderà con un Referendum
In queste ultime settimane uno degli argomenti dirimenti e che divide la collettività è il Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
Che il Parco sia un plusvalore per il territorio ed uno strumento utile per aiutare l’economia dell’Isola, soprattutto per tenere in vita quel poco di agricoltura rimasta, è certezza e chi non lo ammette è sicuramente in malafede.
Il Comitato Promotore per il referendum sul Parco certamente rappresenta un passaggio importante per far sì che la cittadinanza si possa esprimere con uno strumento di democrazia diretta, fondamentale per la nostra Repubblica.
Del resto siamo stati proprio noi, con la nostra amministrazione, ad introdurre il regolamento sul referendum comunale che prima di allora, benché previsto nello Statuto comunale, era irrealizzabile in quanto non era stato seguito da una norma di attuazione quale il regolamento.
Chi meglio di noi crede in questo necessario strumento che se adottato in precedenza, sarebbe potuto essere estremamente utile, ad esempio, quando partì l’iter istitutivo del Parco Nazionale e la sua successiva istituzione nel 2016?
Riteniamo che gli attuali quesiti posti in essere dal Comitato debbano essere rivisti e riformulati in maniera più confacente alle norme e, soprattutto, essere resi più utili al fine perseguito. Ricordiamo che il referendum consultivo comunale porterà a dei risultati che saranno rivolti verso l’Amministrazione Comunale e non verso altre istituzioni.
Il problema però è che anche i quesiti rivisti e riproposti in queste ultime ore in parte cozzano con la finalità del referendum comunale. Significa che si riducono ad una sorta di sondaggio ‘pro-contro parco’ poco utile allo scopo e costoso per la comunità.