Europee, il Movimento Indipendenza dice no all'accordo con Cateno De Luca
Al termine di un lungo dibattito, la Direzione nazionale del Movimento Indipendenza ha approvato l'Odg che dice no all'accordo elettorale con Cateno De Luca con 164 voti favorevoli e 3 astenuti.
Questo il testo dell'ordine del giorno: "La Direzione del Movimento Indipendenza! approva la relazione del Segretario nazionale Gianni Alemanno, dopo ampio dibattito, l'approva; e in particolare dà mandato al Segretario Nazionale Alemanno e al Presidente Arlechino di promuovere un appello scritto al Presidente della Repubblica per fermare la promulgazione della legge di conversione del Decreto Legge n. 7 del 29 gennaio 2024 sulle consultazioni elettorali, se questa legge conterrà ancora l'emendamento con cui - a quasi due terzi del periodo di tempo previsto per la raccolta di firme per la presentazione di liste nelle elezioni europee - vengono limitate fortemente le possibilità di derogare a tale raccolta di firme. Questo provvedimento è chiaramente anticostituzionale e lesivo delle Direttive europee, considerato anche il numero abnorme di firme necessarie per presentare una lista a tali elezioni (150.000 firme complessive, con 3.000 firme per ogni regione comprese Valle d'Aosta e Molise, contro le 60.000 necessarie per le elezioni politiche nazionali)".
"Preso atto delle sollecitazioni emerse dal dibattito - prosegue l'odg -, volte a cogliere la doppia opportunità di concorrere alle elezioni europee e di accreditare il simbolo per le successive elezioni, non ritiene di aderire alla proposta di alleanza elettorale per le elezioni europee lanciata dal Movimento "Sud chiama Nord" di Cateno De Luca. Questa proposta, come oggi viene formulata, è troppo timida per essere aggregante per l'elettorato a cui il Movimento Indipendenza si rivolge, perché non trasmette un messaggio di autentica opposizione all'Unione europea e non delinea un modello economico-sociale alternativo all'ideologia neo-liberista che ispira i Trattati europei. Impegna l'Esecutivo politico nazionale a lanciare un "Manifesto contro l'Unione Europea, per l'Europa dei popoli" che sia un punto di riferimento per tutti coloro che, a prescindere dalla loro provenienza ideologica, vogliono l'INDIPENDENZA dell'Italia e delle altre nazioni europee da ogni forma di sudditanza, un nuovo modello economico e sociale ispirato all'identità europea e quindi alternativo al capitalismo liberista, l'immediato cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina, una vera apertura dell'Italia al Mondo multipolare che sta crescendo fuori e contro l'unipolarismo americano. Solo in questo quadro si dà delega all'Esecutivo di verificare nuove proposte di alleanza per partecipare alle elezioni europee, scegliendo gli eventuali candidati da presentare nelle diverse circoscrizioni elettorali".