Enel Sicilia, l'8 marzo sciopero di Cgil e Uil contro la terziarizzazione
Sciopero contro le terziarizzazioni e le smobilitazioni dell'Enel venerdì 8 marzo. A proclamarlo sono Filctem, Flaei e Uiltec e la Cgil Sicilia, con una nota della segretaria confederale Gabriella Messina, si esprime a sostegno della protesta e per l'avvio di "una vertenza complessiva che riguardi l'intero sistema energetico caratterizzato da contraddizioni". "Da un lato uno dei grandi gruppi nazionali, come l'Enel, avvia un percorso di disimpegno - dice -, dall'altro cresce l'interesse, anche di stranieri, verso l'istallazione di impianti per le energie rinnovabili in una regione dove anche le reti sono ancora insufficienti a supportare il cambiamento. Lo sviluppo di nuove fonti e di nuove tipologie energetiche come l'idrogeno va supportato con un'opportuna regia e non consente fughe". Per Pino Foti, segretario generale della Filctem Cgil Sicilia, "lo sviluppo e l'efficienza del sistema energetico siciliano passa da come si governa e si gestisce l'intera struttura a partire da quella elettrica". "La corretta gestione del servizio elettrico e l'efficienza della rete, il numero di lavoratori impiegati e, soprattutto, il livello di specializzazione raggiunto - sottolinea - faranno la differenza su come si affronteranno e si supereranno i processi non rinviabili di transizione industriale e civile, in cui, tra l'altro, la Sicilia sconta, insieme all'assenza di interesse del Governo regionale, anche la mancanza di un piano energetico regionale adeguato e aggiornato". Secondo Cgil e Filctem, dunque, "la dislocazione territoriale degli impianti, la capacità di assorbimento della rete dell'energia prodotta, la stabilizzazione della stessa rendono indispensabile una precisa e studiata regia pubblica del sistema, diversamente permarrà il concreto rischio di un impatto diretto sui lavoratori e sui cittadini di una regione costantemente al buio e a costi altissimi".