L'arcivescovo di Palermo Lorefice ai fedeli: "Siate artigiani di pace"
"Perché il cambiamento d'epoca che stiamo attraversando non sia preludio della glaciazione dei cuori, l'amore vicendevole (la nostra comunione in Dio) e la fede che opera per mezzo della carità sono l'apporto dei cristiani per l'unità del genere umano infranta da tanti conflitti prolificati come metastasi impazzite del vecchio secolo e che rischiano di far deflagrare la guerra totale". A dirlo è l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, che aggiunge: "È un tempo che ci impegna a invocare con fiduciosa insistenza il dono dello shalôm, della pace messianica, a diffondere una cultura della non violenza, ad essere mediatori e artigiani di pace, a resistere e a interrompere il cortocircuito perverso dell'aggressività dilagante, a 'disarmare' le parole, a diffondere gesti di riconciliazione e di perdono, a riconoscere i volti e, nell'incrociarsi dei volti, a celebrare la convivialità fraterna".
Per la guida della Chiesa di Palermo "la percezione collettiva che attualmente prevale nella casa comune - nelle nostre città e nel pianeta Terra - è l'inaridimento dei cuori, il raffreddamento dell'amore, l'avanzare dell'odio e della violenza. Sono sotto i nostri occhi le opere della sclerocardia, dei cuori pietrificati non più irrorati dall'amore di Dio, non più animati dallo Spirito". "Quaresima è una rinnovata possibilità - contro ogni fallimento e scoraggiamento -, per riprendere il cammino della sequela Christi, per vivere e camminare secondo lo Spirito e raccogliere e diffondere il suo frutto: 'amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé'. La conversione è il grande miracolo della fede che ha il potere, come sosteneva il grande Vescovo di Ippona, di renderci autenticamente liberi, sottomessi solo a Dio".