Trovò monete antiche ad Avola e non denunciò: il tribunale lo assolve
Con decreto di citazione a giudizio emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa,, veniva incardinato un processo penale nei confronti di P.A., 33 anni, di Avola, per rispondere del reato allo stesso ascritto ed ovvero di aver omesso la denuncia del ritrovamento di alcune monete antiche, ad Avola , il 17 gennaio del 2021.
Aperto il dibattimento si provvedeva all’ammissione dei mezzi istruttori richiesti dal P.M. e dai difensori dell’imputato,gli avvocati Antonino Campisi e Antonio Cappello.
Nell'ultima udienza dichiarata chiusa la fase istruttoria, le parti formulavano le proprie conclusioni ed il Tribunale si ritirava in camera di consiglio per la deliberazione della sentenza.
Il Tribunale di Siracusa, lo scorso 30 ennaio in accoglimento delle doglianze difensive dei legali dell’imputato, ha assolto P.A. dal reato allo stesso ascritto aderendo alla tesi difensiva che ha fatto emergere come fosse evidente che al caso giudiziato, potesse applicarsi la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto essendo che l’offesa, le modalità della condotta e l’esiguità del danno o del pericolo fossero particolarmente tenui ed il comportamento dell’imputato non abituale e ritenendo che il danno arrecato allo Stato poteva definirsi contenuto, il tutto, anche in ragione dello stato di incensuratezza dell Avolese, essendo dunque la condotta posta in essere da P.A., di “lieve entità”, in quanto da un punto di vista penale non superava assolutamente la soglia che la rendeva penalmente rilevante.