Fallisce un colpo a Centro scommesse di Pedara
Colpo non riuscito a Pedara, dove i servizi di prevenzione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania sono riusciti a sventare l’assalto ai danni di un centro scommesse del posto da parte di ignoti malviventi.
In particolare alle 2:00 circa del mattino, 2 pattuglie della Compagnia Carabinieri di Acireale, nel corso di un più ampio e articolato dispositivo su strada, mirato soprattutto al contrasto dei reati predatori, quali furti e rapine, sono velocemente intervenute in Ara di Giove, nel centro di Pedara, in seguito all’attivazione dell’allarme antintrusione di un centro scommesse.
Fondamentale in questo caso è stata l’immediata ed efficace azione di coordinamento della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Acireale, che ricevuta la segnalazione del possibile furto in atto, ha disposto immediatamente l’intervento di una gazzella del Nucleo Radiomobile e di un equipaggio della Stazione di Pedara, già presenti nell’area, presso l’attività commerciale, per verificare appunto cosa stesse accadendo.
I militari dell’Arma, grazie anche alla conoscenza capillare del territorio, sono così riusciti a raggiungere in una manciata di minuti la potenziale scena del crimine - che in effetti si è poi rivelata tale - dove ignoti malviventi, sicuramente avvisati da “complici-vedetta”, dopo aver tentato una “spaccata”, erano riusciti a fuggire prima dell’arrivo dei militari, abbandonando la carcassa di un’auto davanti all’esercizio commerciale, senza riuscire a rubare nulla.
Diramate le ricerche, si è quindi passati alle fasi del sopralluogo, all’esito delle quali i Carabinieri hanno ricostruito quanto appena successo. È stata infatti trovata, poco distante dal centro scommesse, una Fiat Uno appena rubata in zona per “l’esigenza” e utilizzata dai criminali come “ariete” per cercare di sfondare la porta d’accesso del negozio, protetto comunque da inferriate metalliche, oltre che da un sistema di allarme. Compresa la dinamica dell’evento delinquenziale, i Carabinieri hanno così proceduto sia ai rilievi tecnico-scientifici sul veicolo, sia ad acquisire le immagini di videosorveglianza e le dichiarazioni dei testimoni, avviando una serrata attività investigativa volta a identificare i malviventi.