Palermo ricorda Mattarella, dopo 44 anni si cerca ancora la verità
Palermo oggi ricorda il suo presidente della Regione dalle "carte in regola", con un omaggio nel luogo dell'agguato, ma soprattutto con la rinnovata richiesta di verita' per un delitto su cui si addensano ancora troppe ombre. Una cerimonia in via Liberta', davanti alla lapide che con le parole di San Paolo rivolte a Timoteo, commemora Piersanti Mattarella: "Ho combattuto la buona battaglia. ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede". Qui e' stato ucciso dalla mafia 44 anni fa, a pochi passi dalla sua abitazione da dove era uscito con la sua famiglia per andare a Messa nel giorno dell'Epifania del 6 gennaio 1980. A poche decine di metri c'e' l'abitazione palermitana del presidente della Repubblica, il fratello Sergio, che lo soccorse e tenne tra le braccia. A ricordare Piersanti, ritenuto l'erede di Aldo Moro e del suo progetto di profondo rinnovamento della Dc e della politica, anche la natia Castellammare del Golfo, dove riposano le spoglie dell'indimenticato presidente della Regione siciliana. Nella cittadina del Trapanese era nato nel 1935 e stamane, alle 10.30 sobria cerimonia alla presenza del sindaco Giuseppe Fausto, alla testa del corteo dall'ingresso del cimitero alla chiesetta interna con la deposizione di una corona d'alloro sulla tomba. A seguire un momento di preghiera celebrato da don Salvo Morghese, parroco della Chiesa Madre.
(foto Lapress)