Acate, solidarietà e cultura negli appuntamenti al Castello e sul sagrato della Chiesa del Carmelo
Il sagrato della chiesa del Carmelo e la sala consiliare del Castello dei Principi di Biscari. Due luoghi simbolo di Acate hanno ospitato, quasi in contemporanea, altrettanti eventi di successo: il primo improntato ai valori della solidarietà, all’inclusione e alla pace, il secondo al recupero della memoria del centro ibleo.
Circa trecento alunni di scuola primaria del plesso “Capitano Puglisi” hanno partecipato al progetto natalizio coordinato dall’insegnante Rita Galofaro. “Un’occasione – ha detto - per imparare a stare insieme, avere maggiore rispetto reciproco e ascoltare l’altro, elementi fondamentali di una comunità scolastica”. Nel suo intervento la referente ha ringraziato il maestro di danza Giovanni Zambuto, aggiungendo commossa: “Siamo sicuri che la nostra cara maestra Maria Carmela ( la collega Di Bennardo deceduta nell’incidente dello scorso gennaio) ha cantato assieme a noi”.
Sono intervenuti il dirigente scolastico Salvatore Panagia, la presidente del Consiglio comunale, Cristina Cicero, e l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Giuseppe Raffo, che poi si sono spostati per i saluti istituzionali nello storico maniero per la presentazione del libro di Massimo La Pegna “Donna Vincenza”.
Un pubblico attento si è appassionato alla storia della popolana di Acate, che sposatasi con un nobile, dopo la sua scomparsa prematura, è allontanata con due bimbi piccoli, e una in grembo, dal palazzo di Ragusa Ibla, con la complicità di un canonico, “interessato” a favorire un altro ramo della famiglia.
Ingiustizie sociali che sfociano in drammi familiari, specchio di una Sicilia che non esiste più, ma dove certi personaggi sembrano rinsecchiti in una sterile superiorità, che spesso li ridicolizza.
Sono stati questi gli argomenti principali sui quali si sono confrontati il moderatore Emanuele Ferrera e La Pegna, presenti anche l’editore Armando Siciliano e il consigliere comunale Luigi Denaro, che si è soffermato brevemente sull’autenticità del corpo di San Vincenzo Martire. Durante una festa di fine Ottocento Vincenza Grasso conobbe il chiaramontano Paolo Iurato, scegliendo di sposarsi proprio nella chiesa del Martire il 17 dicembre di 104 anni fa.
(NELLA FOTO al Castello, da sinistra; Giuseppe Raffo, Emanuele Ferrera, Armando Siciliano e Massimo La Pegna).