"Stop ai concerti pop e rock al Teatro Greco di Siracusa"
- Mai piu' concerti pop e rock al Teatro greco di Siracusa ma in uno spazio ricavato nell'Ara di Ierone, dentro il parco archeologico di Siracusa. Lo afferma l'assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, a seguito di una precisa indicazione dell'assessorato regionale ai Beni culturali. "Esiste una linea del Parco archeologico, discussa - dice l'assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata - anche con l'amministrazione comunale, per l'allestimento di un contenitore alternativo di una capienza adeguata per i concerti, realizzata nell'Ara di Ierone. La Regione ha dato il via libera a questa soluzione che toglie ogni polemica sulle esibizioni".
Prima della stagione dei concerti, 12 in tutto, associazioni ed un gruppo di archeologici avevano manifestato forti preoccupazioni per la tenuta del Teatro greco, a causa della sua fragilita'; di contro l'amministrazione comunale di Siracusa, che non ha mai compiuto un passo indietro, cosi' come la Regione proprietaria del sito, ha sempre rassicurato sulle condizioni di sicurezza dell'antica cavea, dove, ogni anno, si svolgono gli spettacoli teatrali, le cosiddette rappresentazioni classiche organizzate dalla Fondazione Inda. Il primo a sollevare il tema del logoramento del Teatro era stato l'archeologo del Cnr Fabio Caruso in una intervista all'AGI (https://www.agi.it/cultura/news/2022-04-28/archeologi-concerto-nannini-t...), nella quale aveva detto, tra l'altro: "Il Teatro greco di Siracusa e' costruito in 'negativo': scavato interamente nella roccia, nel calcare tenero, bianco, e ha iscrizioni importantissime. Non tutti i teatri antichi, dunque, sono uguali. Il Teatro Greco di Siracusa e' fragile e 'irrestaurabile'; qualsiasi danno per abrasione a quel teatro non e' piu' recuperabile". Nel corso di questi mesi sono stati compiuti dei sopralluoghi, su input del Governo regionale, per trovare un'area alternativa al Teatro greco, individuata nell'Ara di Ierone. "Alla fine abbiamo vinto noi di Italia Nostra, insieme a tutti quelli che hanno a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio storico, artistico e naturale", spiegano Leandro Janni, presidente regionale Italia Nostra Sicilia e Liliana Gissra, presidente della Sezione Italia Nostra Siracusa e Consigliere nazionale Italia Nostra. "Il vulnus del Monumento, secondo archeologi, storici, petrografi, e' l'alveolatura della roccia: in essa - dicono i due esponenti di Italia Nostra - ristagna l'acqua piovana che, lentamente ma inesorabilmente, intacca il calcare; inoltre, tra alveoli e fessurazioni si insedia una rigogliosa vegetazione spontanea. Tuttavia, mentre gli specialisti (archeologi, storici, petrografi) esprimono preoccupazione e sollecitano interventi di restauro conservativo e di piu' puntuale manutenzione, gli amministratori pensano solo a quanti concerti pop-rock potervi ospitare". Contro i concerti nell'antica cavea, si e' costituito, nei mesi scorsi, il Comitato per la difesa del Teatro greco che ha espreso "soddisfazione per la decisione assunta dall'assessorato regionale ai Beni culturali. Il Comitato, inoltre, "saluta favorevolmente l'iniziativa del direttore del Parco archeologico, architetto Carmelo Bennardo, di dar vita a un progetto di indagini ad ampio spettro, finalizzato all'accertamento delle condizioni di "salute" del Teatro greco, con il coinvolgimento scientifico di importanti universita' italiane e di aziende specializzate nell'attivita' di diagnosi e di restauro di beni culturali".