A Siracusa e Floridia sequestrate 21 biciclette a pedalata assistita "truccate": multe per 150.000 euro
A Siracusa e Floridia, i Carabinieri del Comando Provinciale, con il supporto tecnico del personale della Motorizzazione Civile, hanno effettuato un servizio di controllo alla circolazione stradale, con particolare riguardo all’uso di biciclette elettriche modificate. Durante l’attività i militari operanti hanno riscontrato che una serie di tali veicoli era dotato di acceleratori contestando ai proprietari sanzioni amministrative dai salatissimi importi che, nel complesso, hanno superato la soglia dei 150 mila euro, oltre al sequestro dei veicoli.
In particolare, 21 sono stati i mezzi controllati, risultati tutti irregolari e, pertanto sono stati sequestrati ai fini della confisca con sanzioni amministrative fino a 8mila euro per ogni veicolo. Per le numerose irregolarità riscontrate sono stati sottoposti a una verifica approfondita mediante utilizzo del Banco Prova Velocità della Motorizzazione, grazie al quale è stato possibile stabilire anche la velocità che potevano raggiungere, ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Modifiche queste che, per le caratteristiche strutturali e, soprattutto per l’impianto frenante della bicicletta non capace di supportare tali prestazioni, innalzano esponenzialmente la probabilità di incidenti stradali con il coinvolgimento di pedoni.
Il dato ancor più rilevante è che tutti i mezzi controllati erano dotati di kit clandestini che consentivano ai conducenti di muoversi agilmente per le vie cittadine al pari di veri e propri scooter elettrici, indipendentemente dalla forza muscolare impressa sui pedali che, in alcuni casi, non erano presenti, segno inequivocabile della loro inutilità.
Dopo la verifica è risultato che il 100% delle biciclette a pedalata assistita controllate erano state trasformate in veri e propri ciclomotori, pertanto sono scattate una serie di contravvenzioni sulla scorta delle disposizioni che il codice della strada prevede nel caso di circolazione su pubblica via, ovvero quelle concernenti la patente di guida, l’uso del casco protettivo, l’immatricolazione e quindi la targa e l’assicurazione R.C.A..
L’articolo 50 del Codice della Strada stabilisce la natura dei velocipedi, fissandone condizioni e caratteristiche: “I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”.
Perché quindi si possa parlare di bicicletta elettrica a pedalata assistita è necessario che il veicolo si muova esclusivamente utilizzando i pedali anche nel caso in cui esista un motore ausiliario che faciliti la pedalata. I mezzi in sequestro, invece, potevano percorrere chilometri senza pedalata grazie ad un acceleratore o a un potenziometro posto sul manubrio.