Strage di profughi a Gaza, "ferma condanna" dell'Arabia Saudita
Prosegue l'offensiva di terra israeliana nella Striscia di Gaza, dove sono in corso pesanti scontri tra truppe israeliane e miliziani palestinesi, mentre continua a crescere il bilancio delle vittime civili: 8.525 vittime tra cui 3.542 bambini secondo le autorità controllate da Hamas. Il campo profughi di Jabalya, nel Nord della Striscia, è stato colpito da un raid israeliano. Secondo fonti palestinesi, i morti sono più di 50, diverse centinaia i feriti. L'esercito israeliano, che ha perso altri 9 soldati (per un totale di 326 dall'attacco del 7 ottobre scorso), rivendica di aver ucciso alcuni capi di Hamas durante l'operazione. Dall'Arabia Saudita, però, è arrivata una "ferma condanna" del bombardamento che ha colpito il campo profughi. E anche alcuni Paesi del Sudamerica hanno preso le distanze da Israele: la Bolivia ha interrotto le relazioni diplomatiche, mentre Cile e Colombia hanno richiamato i propri ambasciatori a Tel Aviv.
Lo Stato ebraico non intende però accogliere gli appelli internazionali per un cessate il fuoco, mentre Washington continua a insistere sulla necessità di fornire ai civili gli aiuti necessari. Il 2 novembre il Segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha sentito il presidente Herzog sugli aiuti a Gaza e sulla questione ostaggi, farà la sua seconda visita di guerra in Israele.
"C'è un tempo per la pace e uno per la guerra: questo è il tempo della guerra", ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamyn Netanyahu, mentre Tel Aviv amplia in modo sempre più significativo la presenza di truppe a nord della Striscia di Gaza, dopo che nel fine settimana ha messo in atto il bombardamento più pesante dall'inizio della guerra e un blackout delle comunicazioni nella Striscia. Blackout che si è ripetuto anche in queste ore: non ci sono collegamenti Internet.
L'esercito israeliano "avanza in maniera misurata ma molto potente all'interno della Striscia di Gaza", inizia la "terza fase della guerra" contro Hamas, aggiunge Netanyahu. Le forze israeliane stanno avanzando in due direzioni verso Gaza City, con il probabile obiettivo di tagliare l'asse stradale principale che collega il nord e il sud della Striscia.