Netanyahu, Hamas deve essere schiacciato come l'Isis
"Hamas deve essere schiacciato come l'Isis". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nella conferenza stampa con il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
"La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza. Altri fronti si uniranno presto". Ad affermarlo, in un nuovo audio, è Abu Hamza, il portavoce delle Brigate Quds Brigades, l'organizzazione armata della Jihad islamica, citato dal network libanese Al Mayadeen. Rivolgendosi alla resistenza in Cisgiordania, Abu Hamza ha lanciato un appello alla Brigata Jenin e alla Tana dei Leoni, nonché a tutti i palestinesi presenti sul posto, ad impegnarsi negli scontri contro l'occupazione israeliana. "Siamo venuti preparati fuori dalla Palestina così come lo eravamo dentro - ha detto -. Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti".
Un attacco missilistico con 50 missili è stato lanciato sull'insediamento di Sderot. Lo hanno annunciato le Brigate Al-Qassam su Telegram.
"Siamo qui con voi, non andiamo da nessuna parte". Con queste parole il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha salutato il premier israeliano Benyamin Netanyahu all'inizio del loro incontro al ministero della Difesa a Gerusalemme. Nel video si sente Blinken dire ripetutamente a Netanyahu "mi dispiace, mi dispiace, condoglianze" per le vittime. Il primo ministro d'Israele ringrazia e stringe ripetutamente la mano all'ospite americano.
Il premier israeliano ha ringraziato gli Usa per il sostegno nella lotta contro Hamas che - ha detto Netanyahu - "deve essere schiacciato come l'Isis", e chi lo appoggia deve essere oggetto di sanzioni.
Il segretario di Stato Usa ha detto che Israele non dovrà difendersi da sola "fino a quando esisteranno gli Usa", e ha messo in guardia chiunque voglia agire contro lo stato ebraico: "Stati e non Stati pensate a cosa fare in questa situazione, non agite contro Israele. Abbiamo dispiegato portaerei nell'est del Mediterraneo e daremo altro supporto - ha continuato -. Garantiremo a uomini, donne e bambini presi in ostaggio che possano essere liberati".
E'probabile che il valico di Rafah tra Egitto e la Striscia di Gaza venga aperto questa sera o domani mattina, per sei ore, per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari egiziani a Gaza, se Israele accetta una tregua. Lo ha detto all'ANSA il portavoce del governatorato del Nord Sinai, Mohamed Selim. Il portavoce ha aggiunto che sono pronti a partire per la Striscia gli aiuti al momento fermi nelle città di al-Arish e Sheikh Zowaid nel Sinai.
Nel ministero della difesa di Tel Aviv l'incontro fra il premier Benyamin Netanyahu ed il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Dopo un colloquio a quattr'occhi, informa un comunicato, Netanyahu e Blinken faranno dichiarazioni alla stampa. L'incontro proseguirà poi con la partecipazione del ministro della difesa Yoav Gallant e con i due nuovi ministri senza portafoglio nel nuovo governo ''di emergenza'' di Israele: Benny Gantz e Gadi Eisenkot, entrambi membri del partito centrista 'Unione Nazionale' ed entrambi ex capi di Stato maggiore.
Domani, riferisce un responsabile americano, il segretario di Stato Usa vedrà in Giordania re Abdyllah II
"Oggi tutti i Paesi islamici e arabi, come anche le popolazioni che vogliono la libertà nel mondo, devono trovare un accordo e raggiungere una cooperazione in un percorso per fermare i crimini del regime sionista contro la nazione palestinese oppressa". Lo ha affermato il presidente iraniano Ebrahim Raisi durante una telefonata con l'omologo siriano Bashar al-Assad, come riporta Mehr. "Di conseguenza, la Repubblica islamica dell'Iran tenterà di trovare questa convergenza il prima possibile, mettendosi in contatto con i Paesi islamici", ha aggiunto Raisi.
Israele sta ricostruendo sulla base di filmati le identità di quanti sabato hanno preso parte agli orrori nei villaggi ebraici vicini a Gaza e assicura che saranno colpiti. Lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari in una conferenza stampa. In merito ha spiegato che un combattente di Hamas di nome Mustafa Shahin, che era stato ripreso mentre compiva efferatezze in uno dei villaggi israeliani, è già morto nel bombardamento della sua casa a
Hamas ha portato bandiere dell'Isis nell'attacco ai kibbutz di sabato scorso. Lo ha fatto sapere il portavoce militare citando in particolare il kibbutz di Sufa. Il portavoce militare Daniel Hagari ha precisato che in uno scontro a fuoco avvenuto ai bordi della linea di demarcazione con la striscia di Gaza ''12 terroristi sono stati uccisi e altri 14 sono stati fatti prigionieri''. Alcuni di loro avevano bandiere dell'Isis, secondo Hagari. ''Hamas è come l'Isis'', ha ripetuto più volte citando anche una espressione in merito del presidente Usa Joe Biden.