Arrestati 2 poliziotti della squadra mobile di Palermo per corruzione
Corruzione, peculato e falso materiale e ideologico. Sono queste le accuse contestate a due poliziotti in servizio alla Squadra mobile di Palermo e arrestati su disposizione del gip. I due appartenenti alla polizia di Stato sono un sovrintendente capo e un vice sovrintendente. Si tratta di Fabrizio Spedale e Salvatore Graziano. A chiedere l'arresto il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio de Lucia, e l'aggiunto, Paolo Guido, che hanno coordinato l'indagine in cui e' coinvolto anche uno spacciatore, Ignazio Carollo, pure lui in carcere.
La procura di Palermo ha delegato la stessa Squadra mobile all'esecuzione dell'ordinanza del gip che che ha disposto la misura cautelare in carcere a carico dei due appartenenti al medesimo ufficio investigativo e di una terza persona, uno spacciatore. Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti delle indagini nei confronti del sovrintendente capo e del vice sovrintendente gravemente indiziati, in concorso e a vario titolo, di spaccio di sostanza stupefacente, corruzione, peculato e falso materiale e ideologico. Nel corso dell'attivita' investigativa e' emerso che il sovrintendente capo avrebbe ricevuto alcuni compensi da parte del terzo arrestato a fronte di alcune rivelazioni concernenti attivita' investigative in atto. Inoltre, i due operatori di polizia, in due diverse occasioni, a seguito di alcuni sequestri di sostanza stupefacente, avrebbero distratto parte della 'merce' a favore dello spacciatore indagato per essere immessa nuovamente nel mercato illecito della droga. In una di tali occasioni, avrebbero anche falsificato i verbali di distruzione dello stupefacente, simulando in tal modo l'avvenuto smaltimento della merce sequestrata.
"Se parlassi io, mezza squadra mobile, si porterebbero tutti...Quanti piccioli gli ho fatto vuscare (quanti soldi gliho fatto guadagnare ndr) : un 20, un 15, un 18". E' una delle intercettazioni che incastra Fabrizio Spedale, uno dei due vice-sovrintendenti di polizia arrestati per corruzione, peculato e falso. Spedale avrebbe passato informazioni riservate su indagini in corso a Ignazio Carollo, spacciatore di droga e avrebbe fatto sparire quantitativi di hashish sequestrati durante le indagini. La droga, sulla carta distrutta, sarebbe tornata invece nel mercato illecito e il ricavato delle vendite sarebbe stato spartito con gli agenti infedeli.