Il sottosegretario Sgarbi visita Palazzo Arezzo di Donnafugata a Ragusa Ibla
In tanti hanno già varcato la soglia di Palazzo Arezzo di Donnafugata a Ragusa Ibla, per perdersi nei suoi saloni del piano nobiliare, svelato per la prima volta al pubblico in occasione della mostra mostra “Le tavole dei Gattopardi”. Tra questi anche un visitatore speciale: il sottosegretario alla Cultura, l’on. Vittorio Sgarbi, ammaliato dall’esposizione e accolto dalla direttrice artistica Vicky Di Quattro. L’onorevole, arrivato nei giorni scorsi, ha dedicato anche un post e un reel sul proprio profilo personale Facebook, in cui ha sottolineato “la magnificenza di Palazzo Arezzo di Donnafugata a Ibla, di proprietà di una delle più prestigiose famiglie di Ibla, gli Arezzo De Spuches, baroni di Donnafugata”. La mostra sarà visitabile fino al 23 settembre e sono tanti i turisti e non, si sono lasciati trasportare in un viaggio nel tempo tra le eleganti e sfarzose atmosfere da sogno, ammirando le tavole apparecchiate come per un pranzo di gala con i servizi, parte della collezione esclusiva di famiglia: il servizio in porcellana da buffet di frutta e dolci, il servizio da consommé dei primi del Novecento e il prezioso servizio ottocentesco Nove di Bassano. Un viaggio che si potrà fare anche per la vigilia di Ferragosto e per Ferragosto con le due aperture speciali previste in tutti i turni sia di lunedì che martedì prossimi. Un’occasione unica, che contribuisce a diffondere cultura, per un evento organizzato dall’associazione Donnafugata 2000, a cura del critico Costantino D’Orazio, con l’allestimento di Nunzio Sciveres dello studio Sciveres Guarini Associati. La mostra è promossa dalla Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa in compartecipazione con il Comune di Ragusa. È possibile scoprire ulteriori dettagli e curiosità sulla mostra, nel catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, a cura della storica dell’arte Valentina Bruschi e con le foto di Laura Di Martino, presenta un testo di Costantino D’Orazio, e vari contributi oltre ad un testo della storica Mary Taylor Simeti. La mostra è fruibile tutti i giorni nei seguenti orari: 10.45 – 11.45 – 12.45 e nel pomeriggio 16.45 – 17.45 – 18.45 – 19.45 – 20.45 (ultimo ingresso). L’ingresso (15 euro più prevendita) è contingentato per ciascun turno (12 persone a turno).