Si aggravano le condizioni del boss di Catelvetrano Matteo Messina Denaro
Si sarebbero aggravate, secondo quanto si apprende, le condizioni di salute del boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro, che si trova detenuto al 41 bis nel carcere de l'Aquila.
Affetto da un tumore, l'ex latitante di mafia è dal giorno della cattura in cura all'interno del penitenziario dove per lui è stata allestita una stanza per la chemioterapia.
"Sono gravissime le condizioni del mio assistito che sono incompatibili con regime del 41 bis e con qualsiasi tipo di carcerazione e ha l'urgenza di essere assistito in un ospedale". Lo ha dichiarato all'Italpress l'avvocato Alessandro Cerella abruzzese (di Vasto, in provincia di Chieti), dal 25 giugno scorso affianca l'avvocato Lorenza Guttadauro nella difesa del boss mafioso.
"Matteo Messina Denaro ha un tumore al colon al quarto stadio - spiega l'avvocato Cerella - non può mangiare e può bere solo succhi di frutta, ha poche speranze di restare in vita. Nelle sue condizioni deve avere un'assistenza fissa h24 di un infermiere, le sue condizioni di salute sono tragiche. È stato ricoverato all'ospedale San Salvatore dell'Aquila per una tac domenica, ma è stato riportato in carcere. Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del carcere dovrebbe dare notizia delle sue condizioni di salute al magistrato di sorveglianza e fare richiesta di una scarcerazione per un urgente trasferimento in una qualsiasi struttura ospedaliera civile o militare con personale medico ed infermieristico che possa assisterlo alla luce delle sue condizioni oggettive di salute. È impensabile di curare una persona con un tumore al quarto stadio in un ambulatorio in carcere”