Modica, il ricordo di Piero Iemmolo: una serata dedicata al tema dei migranti
Venerdì 28 luglio, alle 19.30, sul sagrato della Chiesa del Soccorso, a Modica centro, in occasione del 4° anniversario della scomparsa di Piero Iemmolo,, l'Associazione a lui intitolata ha organizzato un incontro su un tema di stringente attualità e molto caro all'indimenticabile figura del dottor Iemmolo. "Fratelli oltre ogni confine. La questione dei migranti oggi", è il titolo della serata che si spera possa aprire un confronto sano, schietto e aperto, capace di coinvolgere l'intera comunità modicana.
Con l'aiuto di Monsignor Corrado Lorefice (Arcivescovo Metropolita di Palermo), Luca Casarini (capomissione di Mediterranea) e Luca Rondi (giornalista del mensile Altraeconomia e autore del libro Respinti. Le sporche frontiere d'Europa, dai Balcani al Mediterraneo), si metteranno al centro le questioni relative all'accoglienza dei migranti, al concetto di fratellanza che travalica ogni confine, all'idea che qualche politico e alcuni media vogliono far passare: che gli immigrati siano un problema e un'emergenza, quando non addirittura pericolosi invasori da cui difendersi.
Di Piero tutti ricordano la passione per la bicicletta, naturalmente. E per la medicina, la sua missione. Per il cinema e anche per il volontariato. Nel coloratissimo mondo degli interessi di Piero - sempre impegnato a "credere possibile l'impossibile" - un posto meraviglioso era dedicato al darsi da fare con gli altri e per gli altri. Il prendersi cura. Il prenderli a cuore, gli altri. Il prossimo. Anzi, il prossimo che diventa tale, pur venendo da molto lontano, oltre le frontiere della regione, del Paese, dell'Europa. Il prendersi cura, quindi, dei fratelli migranti, di persone che per fuggire dalle tragedie del proprio Paese, attraversando le paure e le tempeste del proprio animo, affrontando gli innumerevoli pericoli del Mediterraneo, approdano sulle nostre coste, chiedono ospitalità e accoglienza, provano a ricostruirsi una vita, a darsi un senso e un orientamento.
Ecco perché, come tradizionale appuntamento in memoria di Piero, l'Associazione proporre una riflessione pubblica intorno a questo tema. Soprattutto dopo lo sbigottimento di fronte alla tragedia di Cutro, in Calabria, lo scorso fine febbraio, in cui hanno perso la vita 94 persone, di cui 35 bambini; soprattutto per ricordare - e non tacere - la storia, che chiede verità e giustizia, di Daouda Diane, giovane ivoriano, mediatore culturale, sparito il 2 luglio 2022 nelle campagne di Acate; soprattutto di fronte agli ultimi accordi stretti dall'Europa e dal nostro Paese con gli Stati nordafricani con l'obiettivo di impedire/limitare le partenze di barche stracariche di disperati, lungo le rotte mediterranee.
Da qui, la necessità di un incontro che provi a spiegare bene - rileggendo la storia, interpretando l'attualità, dando un senso di prospettiva, partendo dagli interventi di don Corrado, dalle testimonianze di Luca Casarini e dalle ricostruzioni di Luca Rondi - cosa voglia dire, oggi, fare accoglienza, dare ospitalità, fornire sostegno. Con quali argomenti, e non solo quelli religiosi, si possa considerare chi si sposta e migra come un fratello. E non un numero, un dato, un problema da risolvere o una risorsa da sfruttare. L'evento è stato reso possibile dalla preziosa e fattiva collaborazione di: Casa don Puglisi, Caritas Diocesana di Noto, Modicaltra, SiMaMa, Libera Modica, WeCare.