Il fuoco non risparmia la Riserva di Pantalica: in cenere 500 ettari di bosco
Nonostante la tregua del caldo, con un abbassamento delle temperature, un incendio sta interessando una zona boschiva della riserva naturale di Pantalica, in provincia di Siracusa. In azione, c'e' il personale della Forestale, impegnato ad arginare le fiamme, che minacciano la vegetazione. Si e' invece allentata la tensione a Melilli, il centro industriale che sovrasta il Petrolchimico di Siracusa, dove ieri si sono creati numerosi focolai che hanno costretto il sindaco a disporre l'evacuazione di circa mille persone e a firmare in serata un'ordinanza per di fatto chiudere l'area commerciale di contrada Spalla. Nel pomeriggio, era stato evacuato l'Acquapark che oggi ha riaperto i battenti. Anche Siracusa e' stata cinta d'assedio dagli roghi, in particolare nella zona di Targia, dove scorre la strada che conduce alla zona industriale e un pauroso incendio ha impegnato per ore le squadre della Protezione civile di Siracusa ed i vigili del fuoco. Danni ingenti anche tra viale Epipoli ed il Villaggio Miano: incenerito un autosalone all'aperto, stessa sorte per un distributore di benzina, inoltre molte case sono state minacciate dalle fiamme ed un albergo e' stato evacuato. Disagi anche nell'area di viale Santa Panagia dove sono esplosi numerosi focolai a ridosso delle abitazioni. Uno di questi roghi ha danneggiato la balza delle Mura Dionigiane di Siracusa. Il rogo si e' innescato intorno alle 12:30 di ieri e in pochissimo tempo, alimentato dal vento, ha spazzato via la vegetazione di uno dei polmoni verdi piu' importanti della citta', oltre a causare dei danni incalcolabili alle vigne e alle strutture dell'azienda agricola Pupillo.
Trent’anni per costruire, un giorno per distruggere. “Pantalica brucia per incendi causati da delinquenti, probabilmente con metodi mafiosi - sottolinea il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri -, 500 ettari sono andati in fumo a causa di un incendio partito al centro del bosco, quindi di sicuro innesco doloso. E adesso corpo forestale e operai stanno lavorando fino al massacro”. Le immagini di queste ore, con la Sicilia in ginocchio e in fiamme, hanno colpito tutti. Il parlamentare regionale ringrazia vigili del fuoco, forestali, volontari e forze dell’ordine, definiti angeli ed eroi. Ma non si può solo ringraziare chi ferma il fuoco, Auteri è furioso per quanto sta accadendo in tutta la provincia e per questo chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta per individuare eventuali responsabilità penali e il
carcere per chi viene sorpreso ad appiccare incendi. E a questo aggiunge la necessità di sorvegliare parchi e boschi h24, servizio per il quale è stato appositamente previsto un fondo da 10 milioni di euro. “Stiamo inoltre lavorando su una grande riforma dei forestali, insieme con l’assessore Elena Pagana, rivedendo anche il blocco assunzioni - conclude - e con la riforma torneremo a dare forza ai forestali e ne gioverà tutto il sistema di Protezione civile. Ma ciò non può prescindere da un disegno di legge d’intesa tra i Governi nazionale e regionale in grado di inasprire pene per i piromani. Devono pagare caro per la devastazione causata in Sicilia”