Caldo, black out a Siracusa: pure caserma carabinieri senza energia
E' davvero appesa ad un filo l'erogazione dell'elettricita' a Siracusa dopo la giornata da incubo nella giornata di ieri. Sono due le macro aree colpite da un black out, durato 12 ore e causato dalla liquefazione per il caldo dei cavi interrati: quella tra viale Teracati e via Necropoli Grotticelle, l'altra compresa tra via Polibio, via Tisia, via Pitia e viale Tica. Tra le circa 5 mila utente interessate dal problema c'e' stata anche la caserma dei carabinieri di viale Tica che ha lavorato in condizioni estreme. In merito all'area di via Polibio e via Tisia, il problema e' stato temporaneamente risolto utilizzando un grosso gruppo elettrogeno, che va caricato a gasolio ogni 4 ore circa. Per quanto concerne la zona di viale Teracati e' stato allestito un grosso cavo sulla carreggiata, al punto che il Comune di Siracusa e' stato costretto a chiudere il tratto tra viale Teracati, viale Santa Panagia e viale Scala Greca. "I veicoli che percorrono viale Teracati dovranno proseguire dritto per Viale S. Panagia, mentre chi proviene da Viale Scala Greca dovra' proseguire dritto per Via Necropoli Grotticelle" spiega il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. La chiusura della strada portera' dei disagi non solo alla viabilita' locale, considerato che si tratta di una arteria molto importante che cuce la zona nord, ma anche il trasporto pubblico, specie verso l'aeroporto di Catania. Insomma, piove sul bagnato. I tecnici dell'Enel, per risolvere in modo definitivo il problema, dovranno realizzare dei bypass per "legare" i cavi non distrutti dalle temperature infernale di questi giorni. "Ci vorranno almeno un paio di giorni - riferiva ieri sera un autorevole fonte istituzionale - come ci e' stato spiegato dall'Enel che abbiamo sentito continuamente per tutta la giornata visto che la situazione era davvero allo stremo. Nelle zone colpite dal black out, ci sono tante case di riposo ed e' stato davvero un caso che non sia accaduto nulla di grave per gli ospiti. Stessa situazione nelle abitazioni private dove vi sono numerose persone fragili, che necessitano continuamente di aria condizionata. Molti familiari hanno dato ospitalita' ai parenti rimasti senza corrente e probabilmente questo ha salvato delle vite".