Torture e abusi sui migranti in Libia, nigeriano arrestato ad Agrigento
Un cittadino di nazionalità nigeriana, A.K., di 25 anni, è stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento per omicidio, tortura, tratta, violenza sessuale, sequestro di persona a scopo di estorsione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ad incastrare lo straniero sono state le dichiarazioni rese da numerosi migranti giunti a Lampedusa nei mesi di aprile e maggio del 2023. Gli investigatori hanno delineato un grave quadro indiziario, relativo "alla sussistenza di una pericolosissima associazione criminale transnazionale", della quale l'indagato sarebbe componente, operante sulla rotta del Mediterraneo Centrale, in particolare dalla Libia, come Paese di transito dei flussi migratori.
I migranti hanno riferito di gravissime ed efferate condotte poste in essere e subite all'interno di un campo di detenzione in Libia, dove tutti i soggetti sequestrati sarebbero stati sottoposti a reiterate torture, vessazioni psicologiche, fisiche e sessuali ed a condizioni di vita disumane e mortificanti.
Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato convalidato dal gip di Agrigento, che ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell'indagato, successivamente rinnovata dal competente gip del Tribunale di Palermo.