Elezioni a Siracusa, non bastano più di 17 mila voti a Messina: bocciate 17 liste
Candidati anonimi, liste farlocche fatte da riempitivi, nomi e cognomi bruciati, gente che non aveva nulla da perdere in queste amministrative del 2023. Il voto dei siracusani è stato inequivocabile. Il fai da te fine a se stesso, senza programmi e progetti è meglio gettarlo nella spazzatura. Sono 17 fra partiti e Movimenti che non hanno superato lo sbarramento del 5%. Cadono schieramenti eccellenti, come Cuffaro che a Siracusa con la sua Nuova Dc, il miracolo, non l'ha fatto. Ma anche il M5s letteralmente sparito dalla geografica politica del Siracusano. Ed è fuori anche la Lega con ìPrima l'Italia abbinata a Siracusa Protagonista. Il più votato a sindaco è Ferdinando Messina, ma non gli sono bastate le 17.392 preferenze (32, 22%) per toccare la soglia del lasciapassare 40 per cento. Il 'miracolo' lo fa Francesco Italia con la sua lista da sindaco che arriva al 9,56% a pari merito con Fratelli d'Italia, il partito del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Se Messina perde, 2, 3 punti rispetto alla coalizione, Italia incassa un abbondante voto disgiunto che si attesta al 7%. Il sindaco uscente ha rosicchiato dappertutto, soprattutto in casa del Centro destra e forse anche in casa della Sinistra dissidente. Alla fine la sua corsa si è fermata a 12.893 voti (23,89). I numeri danno anche ragione agli Autonomisti della premiata Carta - Lombardo con Forza Italia che tiene senza eccellere dopo avere raccolto un partito finito nella cenere. Restano delusi chi pensava ad un flop del Pd, l'onda d'urto di Renata Giunta arrivata terza, ha mantenuto a galla i Dem. A togliersi più di un sassolino dalla scarpa è Edy Bandiera. Nella sua corsa in solitaria, realmente sostenuto dalla lista che porta il suo nome, ha superato di poco il 9 per cento. Raggiante per il risultato, l'ex assessore regionale all'Agricoltura ha chiesto le scuse ufficiali del presidente della Regione, Renato Schifani. Il governatore della Sicilia lo aveva 'bacchettato' per la sua posizione estremista e per la ripicca di non essersi accodato a Forza Italia e all'intero Centro destra, nella scelta del candidato a sindaco di Siracusa. Non può invece rimproverarsi più di tanto l'ex primo cittadino Giancarlo Garozzo, costretto a scendere in prima linea all'ultimo momento per evitare che il progetto di 'Fuori Sistema' crollasse dopo mesi di lavoro. Dalla sua parte una lista fortissima e le altre due da rifondare. Non ci sarà in consiglio comunale nessun esponente di Civico4. Il Movimento di Michele Mangiafico, in pieno contrasto con il sindaco uscente, non ha riscontrato i consensi che il fondatore sperava, nonostante una intelligente opposizione. Nessun miracolo neppure per Cateno De Luca, il 'sindaco di Sicilia'. Il suo candidato, Roberto Trigilio non ha toccato neppure quota 3%. Infine Aziz. Soltanto una presenza scenografica. Tra due settimane si torna alle urne. La partita è tutta da giocare e si ricomincia da 0 a 0.
C.M.