Neonato morì dopo il parto, condannati 3 medici dell'ospedale di Modica
Condanna per omicidio colposo a otto mesi di reclusione ciascuno per tre ginecologici dell’ospedale “Maggiore” di Modica, oltre al pagamento di una provvisionale di 50.000 euro e il pagamento del risarcimento danni che saranno quantificati in sede civile. Le indagini, infatti, erano partite a seguito di una denuncia presentata da una donna di Rosolini che, nel novembre 2014, alla 40esima settimana di gravidanza, si era presentata in ospedale per una visita di controllo. Nonostante la fuoriuscita di liquido amniotico, il parto però è avvenuto solo dopo 62 ore. E il giorno dopo il parto il neonato è deceduto per una infezione. La pubblica accusa rappresentata dal Pm Veronica Di Grandi ha evidenziato quanto stabilito dal protocollo medico con il parto che sarebbe dovuto avvenire non oltre le 32 ore successive dalla rottura delle acque. Il medico legale Francesco Coco, nella sua relazione, aveva confermato che il neonato poteva salvarsi se fossero stati anticipati i tempi del parto. La difesa ha invece sostenuto che i tre ginecologi hanno monitorato costantemente le condizioni del nascituro senza notare particolari criticità. Ma secondo quanto emerso dalle indagini l’infezione che ha portato alla morte del neonato avrebbe potuto essere diagnosticata tramite un’analisi del sangue della madre, che non fu eseguita.