La morte di Biagio Conte a Palermo: l'addio di una folla commossa
Una folla composta e silenziosa sta rendendo l’ultimo omaggio a Biagio Conte. Poco dopo le 17, all’interno della Missione Speranza e carità di via Decollati, a Palermo, si sono spalancate le porte della chiesa dove è stata allestita la camera ardente. Presenti anche i genitori di fratel Biagio, Maria e Giuseppe, e le due sorelle, Angela e Grazia, con le rispettive famiglie. Il feretro, esposto davanti all’altare, è stato avvolto nel saio verde che il missionario laico era solito indossare con ai piedi i sandali e tra le braccia il suo inseparabile rosario e il bastone di legno. A pochi centimetri dal suo volto, è stata appoggiata anche una grande conchiglia bianca simbolo del pellegrino e del percorso spirituale di fratel Biagio su questa terra. Tra le corone di fiori deposte ai suoi piedi, spicca un semplice mazzo di tre rose bianche accompagnato da un piccolo biglietto con la scritta «Resterai sempre nei nostri cuori».
Tra i primi ad arrivare in via Decollati l’ex sindaco Leoluca Orlando. Ricorda le lotte comuni in difesa dei poveri, l’amicizia spontanea, i compiti della missione: “A lui tutti abbiamo delegato tutto”. Ma ora, si chiede, “cosa farà Palermo senza Biagio?”. “Continuerà tutto come prima”, risponde Riccardo Rossi che da anni cura la comunicazione per la missione.
“Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica. Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio”. Lo scrive in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo politico, istituzionale e sindacale.