Palermo, è morto Biagio Conte il missionario laico al servizio degli umili
Biagio Conte ha lasciato la vita terrena. Il missionario laico è morto stamattina a Palermo dopo una lunga malattia. La notizia è confermata da fonti dell’Arcidiocesi. L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, si è recato alla Missione di via Decollati per dare il suo saluto a Biagio Conte.
Una vita spesa per gli ultimi di Palermo. Biagio Conte, 59 anni, ha creato a Palermo e in provincia nove comunità. Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni. A 16 anni abbandona la scuola media e inizia precocemente a lavorare nell’impresa edile della sua famiglia, ma a causa di una profonda crisi spirituale decide di allontanarsi dalla famiglia nel 1983, andando a vivere a Firenze.
Tra il 2014 e il 2015 è stato prodotto un film intitolato “Biagio”, dal regista palermitano Pasquale Scimeca. La visione del film, uscito nel febbraio 2015, è stata dedicata in particolare agli studenti delle scuole affinché potessero conoscere meglio il personaggio di Biagio Conte. La Missione di Speranza e Carità nasce nel 1991 sotto i portici della Stazione Centrale della città di Palermo ad opera di fratel Biagio Conte, Missionario laico. La Missione accoglie ed assiste centinaia di persone grazie all’operato dei missionari e volontari e opera in nove comunità, destinate all’accoglienza maschile e all’accoglienza di donne singole o mamme con bambini.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla ha proclamato per oggi il lutto cittadino in memoria di Biagio Conte, esponendo a mezz'asta le bandiere presso tutte le sedi istituzionali e le scuole di ogni ordine e grado.
"Le disposizioni dovranno essere mantenute fino al giorno in cui verranno celebrate le esequie", afferma una nota del Comune.
“Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica. Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio”. Lo scrive in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo politico, istituzionale e sindacale per la scomparsa del missionario laico, avvenuta a Palermo
"Piangiamo e preghiamo per l’amico fraterno Biagio Conte, ha incarnato la parte più buona, più umana e misericordiosa di una società distratta e di un tempo inseguito dalla disumanità. Fratello Biagio non è più fisicamente tra noi, ma non ci ha lasciati. Non abbraccerà più i suoi poveri, ma è sempre con loro. Noi, fratelli di Biagio, dobbiamo essere fratelli dei suoi fratelli poveri. La 'Missione Speranza e Carità' è la casa di Biagio e, se vogliamo che lui viva ancora, deve essere la nostra casa e i suoi poveri, i nostri fratelli. Ci lascia in eredità il suo amore per le persone, la sua speranza per la pace, la sua carità per gli ultimi. Ci lascia in dono la sua Fede. Accettiamo il suo testamento spirituale, ereditiamo Fratello Biagio e i suoi insegnamenti, facciamolo continuare ad abbracciarci e a spargere sorrisi. Facciamo vivere quello che ci ha lasciato, facciamo vivere il suo sogno. Biagio resta un segno importante che il Divino ha voluto darci. Coltiviamolo". È quanto dichiara il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro subito dopo la morte di Biagio Conte.
"Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. "Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. - aggiunge - Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell'ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo".
La morte di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile e non solo per gli ultimi. La sua innegabile generosità e il suo indiscusso altruismo siano un esempio per tutti. È doveroso ora che la politica non lasci appassire i frutti del suo enorme e importante lavoro, aiutando concretamente la Missione che con tantissimi sacrifici è riuscito a creare e che è diventata punto di riferimento per tantissimi. La prossima legge finanziaria che l'Ars si accinge a varare potrebbe essere in questo senso un' irrinunciabile occasione". Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca.
"La Chiesa di Sicilia piange la sua scomparsa ma è edificata dalla sua vita operosa e concreta donata agli ultimi e ai dimenticati. Ha vissuto il suo carisma di discepolo della carità alla sequela di Cristo, centro della sua esistenza e missione". Lo ha dichiarato monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente Conferenza episcopale siciliana.
«Castellammare del Golfo in lutto per la morte di Biagio Conte, ringrazia fratel Biagio per la missione di vera speranza e carità portata avanti anche nel nostro territorio con la “Casa del Soccorso e della Speranza” e in zona Inici con il suo eremo e la Chiesa della SS. Trinità: la sua accoglienza e il senso fraterno del suo sorriso non si spegneranno mai. Lo ricordiamo sorridente l’ultima volta, nel 2020, che venne a trovarci al Comune per chiederci ancora di “donare per ricevere”. Continueremo a farlo». Così il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo, dopo la morte di Biagio Conte.