Modica, vertenza SpM: Cgil chiede confronto col commissario al Comune
Il segretario generale della Flai Cgil torna a chiedere un vertice con il commissario straordinario del Comune di Modica, Domenica Ficano, sulla vicenda della Servizi per Modica. "Come Camera del Lavoro di Modica e Funzione pubblica Cgil - afferma Terranova - ci corre l'obbligo di richiamare la Sua attenzione sulla questione Spm, sulla quale, con Lei, è stata avviata, con gia due riunioni, una a luglio e l'altra a inizio settembre, la trattativa per individuare il percorso amministrativo teso alla traslazione del personale SpM alle due nuove Società, che l'Ente- comune pare abbia appositamente costituito. La trattativa doveva continuare, con relativa convocazione da parte Sua, tra fine settembre e inizio ottobre. Ancora oggi, nonostante sia stato da noi più volte richiesto, nessun incontro è stato fissato. È superfluo ricordarLe che la condizione della SpM è da brividi, essendo una società pubblica zeppa di debiti e sull'orlo del fallimento. Di una società in liquidazione, le cui conseguenze in primo luogo si riverbereranno molto negativamente sul personale-dipendente. Nei due precedenti incontri, come Sindacato abbiamo posto in risalto la non più procrastinabile definizione della problematica del trasferimento del personale, che da più di un anno aspetta di essere messo in sicurezza.
Lei ha chiesto tempo per prendere conoscenza della situazione della Società e per verificare la sostenibilità economica di una Sua proposta, avanzata nel corso di uno degli incontri, relativa all'applicazione di un CCNL diverso dai due diversi CCNL individuati e inseriti nella proposta all'epoca avanzata per il tramite del Consulente nominato dalla precedente Amministrazione. Da allora e fino ad oggi sono trascorsi quasi 2 mesi e indiscutibilmente e incontestabilmente non è stata creata la possibilità per continuare il confronto.
Ora non è più possibile attendere. Da un giorno all'altro si aggravano le condizioni della Società partecipata, ed il rischio altamente probabile è che i creditori procedano a bloccarne i conti correnti, mettendo in serio pericolo i lavoratori, che a seguito di tale procedura temono di non poter ricevere il pagamento degli emolumenti, cosa - è bene ricordarlo- è già accaduto in passato.
Come Sindacato riceviamo quotidianamente, in maniera pressante, le sollecitazioni dei dipendenti, preoccupati fortemente dal fatto che già la Società è in stato di liquidazione e che si sia accumulato un ritardo, oramai intollerabile, sulla procedura relativa alla cessione del rami di azienda della liquidanda SpM alle due nuove Società.
La preoccupazione di quel che sta avvenendo ha indotto i lavoratori a manifestare anche la loro disponibilità a fare lo sciopero, come pungolo estremo per accelerare e di riprendere la trattativa.
Come Organizzazione sindacale non abbiamo altro punto di riferimento della nostra azione sindacale che le determinazioni assunte dai lavoratori riuniti in assemblea sindacale. Per tale motivo saremo costretti ad indire lo sciopero dei lavoratori se non sarà convocato il riavvio del percorso di confronto per condurre a soluzione la più volte evidenziata problematica, visto che precedente nota abbiamo proclamato lo stato di agitazione".