Droga, 12 arresti tra Puglia, Basilicata e Sicilia
Sgominata dalla Guardia di finanza di Bari un'associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti: i finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno eseguito in Puglia, Basilicata e Sicilia un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali - emessa dal Gip, su richiesta della Dda barese - con cui sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 12 persone (di cui 3 in carcere e 9 agli arresti domiciliari). Sequestrati beni per un valore di oltre 200 mila euro.
In particolare, i trafficanti - temendo di potere essere intercettati - hanno fatto ricorso ad app di messaggistica istantanea, quali WhatsApp, Messenger di Facebook e Telegram, spingendosi a utilizzare persino la chat dedicata delle consolle della Playstation. Inoltre, gli indagati utilizzavano un linguaggio in codice con termini allusivi facendo spesso ricorso a termini quali: "dolci" e "caramelle" per gli stupefacenti;
"minuti" per indicarne il quantitativo (ogni minuto equivaleva a un grammo); "documenti" e "calcolatrice" per riferirsi, rispettivamente, al denaro e al bilancino di precisione. Ad allarmare gli investigatori è il fatto che i due promotori avrebbero coinvolto e utilizzato giovani incensurati, tra cui studenti e lavoratori, apparentemente al di sopra di ogni sospetto sia per il trasporto della droga, sia per il taglio e per lo spaccio. In particolare, una delle due ragazze fermate, una 29enne di Turi, è figlia di un uomo appartenente alle forze dell'ordine ed è stata arrestata in flagranza di reato mentre trasportava un chilo e cento di droga, un quantitativo pari a 5199 dosi. Gli stupefacenti venivano custoditi nelle case degli insospettabili o nelle loro pertinenze: ascensori, muretti a secco nelle campagne.
Anche per indicare tali luoghi sarebbero s