L'antenna della discordia a Rosolini, il Comune ricorre al Cga: domani un sit-in
L'amministrazione Spadola in tempi non sospetti aveva intuito che dietro l'installazione dell'antenna 5G, a poche decine di metri dalla scuola Sant'Alessandra, ci fossero forti interessi. Così lo scorso 18 febbraio con un'ordinanza, il Comune di Rosolini ordinava l'immediata sospensione dei lavori, in quanto in assoluto contrasto con il regolamento comunale.
La società Inwit Spa, contraria pure alla mediazione del sindaco che aveva offerto 4 aree comunali, lontane da siti sensibili, si è rivolta al Tar di Catania che le ha dato ragione, sospendendo il provvedimento. Ma ancora la partita è tutta da giocare perchè sulla questione si è scatenato il finimondo da parte dei genitori degli alunni dell'Istituto Sant'Alessandra che temono per la salute dei loro figli. Vere e proprie invettive sono state lanciate sui social per dire no all'installazione della '5G'. Rosolini, comunque è pronta a mobilitarsi a scendere in strada per fare rispettare il regolamento comunale che vieta alle aziende radionofiniche, televisive e di telefonia mobile di piazzare antenne o ripetitori ad almeno 300 metri dai luoghi sensibili, come le scuole e presidi ospedalieri. Doani sul posto ci sarà il sindaco, gli assessori ed un invito l'amministrazione l'ha pure lanciato a tutti i consiglieri comunali. Un vero e proprio sit - in.
“Non ci arrenderemo facilmente a questo provvedimento dei giudici del tribunale amministrativo, perchè è nostro dovere tutelare la salute pubblica. Andare contro la collettività per un compenso di 10 mila euro l'anno di locazione, non sta né in cielo, né in terra – afferma il primo cittadino Giovanni Spadola – che dopo una consultazione degli uffici preposti, ha preso la decisione di ricorrere al Consiglio di giustizia amministrativo di Palermo per ribaltare il provvedimento del Tar. La Inwit Spa se pensa di vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso – prosegue il sindaco – si sbaglia di grosso. La nostra amministrazione è pronta a sostenere qualsiasi iniziativa di buon senso da parte dei cittadini e di non tirarsi indietro di fronte a quella che si preannuncia una battaglia giudiziaria. La società in questione, pur non avendo tutti i pareri richiesti dalla legge ha voluto fare una prova di forza, facendo scadere i termini. Faremo valere i diritti dei rosolinesi e impegneremo anche la giunta ed il consiglio comunale. Con la salute pubblica non può scherzare nessuno. Tra l'altro non siamo contrari al 5G. La tecnologia deve andare avanti. Lo si faccia in siti che non arrechino danni a nessuno”.