Ars, i deputati non vogliono approvare la legge per riaprire i Tribunali siciliani soppressi
I parlamentari regionali non vogliono approvare la legge voto sulla riapertura dei Tribunali soppressi di Modica, Nicosia e Mistretta. Forse non tutti, sicuramente una buona fetta di deputati che, al momento del voto finale, fanno sistematicamente mancare il numero legale. E’ accaduto anche mercoledì, per l’ottava volta consecutiva. L’argomento è stato aggiornato alla seduta del 29 marzo. Sembra un perverso disegno che non ha nulla a che fare con il dovere di rappresentatività che hanno tutti i politici.
La legge voto di cui si parla ha lo scopo di sollecitare la riapertura dei trenta tribunali italiani soppressi con la riforma della geografia giudiziaria, rivelatasi dannosa e inutile. La riapertura delle sedi giudiziarie è condizionata da una sola condizione: l’onere delle spese di manutenzione a carico dei Governi regionali. La proposta è stata già approvata dai Governi delle Regioni Abruzzo, Marche, Campania e Toscana (quest’ultima approdata in Parlamento) che potranno, all’esito della approvazione da parte del Parlamento nazionale, consentire la piena ripresa della attività giurisdizionale delle Procure e dei trenta Tribunali soppressi.
La legge voto è stata approvata dalla Commissione regionale siciliana competente ed è andata in aula per il voto definitivo. Qui si sta verificando la situazione grottesca del rinvio sistematico, come se i parlamentari siciliani non fossero interessati all’argomento e a difendere le legittime aspettative di coloro che li hanno eletti. In Sicilia aspettano la riapertura dei loro Tribunali soppressi tre città: Modica, Nicosia e Mistretta.
Inutili, fino a questo momento, sono stati gli appelli lanciati dai Comitati che difendono i Tribunali soppressi al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e allo stesso Governatore, Nello Musumeci.
Eppure, era stato proprio il presidente della Regione, nel luglio dell’anno scorso, a dichiarare a una delegazione dei Comitati di Mistretta, Modica e Nicosia. “E’ fermo intendimento del mio governo procedere alla stipula della convenzione con il ministero della Giustizia, già formalmente trasmessa, senza esito, al precedente esecutivo, con la conseguente riapertura degli uffici giudiziari di Mistretta, Modica e Nicosia. Si tratta di presìdi che, per la particolare conformazione del territorio regionale, rivestono ancora oggi, a fronte di una riforma che a dieci anni dall'entrata in vigore definirei perlomeno frettolosa, una rilevanza strategica ed essenziale per consentire il migliore esercizio della funzione giurisdizionale e il soddisfacimento delle legittime istanze di giustizia dei cittadini”. Evidentemente, l’intendimento del governo Musumeci, a distanza di qualche mese, non è più così fermo come nel luglio del 2021!
Concetto Iozzia