Elezioni a Melilli, corsa a sindaco a 3 ma non c'è nulla di scontato
Non c'è nulla di scontato a Melilli alle prossime elezioni amministrative di metà maggio. Al momento sarebbero tre i candidati a sindaco. L'uscente Giuseppe Carta, l'ex primo cittadino Pippo Sorbello e l'outsider dell'ultimora, Salvo Cannata. Il condizionale è d'obbligo in questa partita per la sindacatura, anche per vicende extraelettorali che potrebbero sconvolgere le scelte dei melillesi. L'elezione a Melilli è diretta, non ci sarà il ballottaggio e diventa sindaco chi riuscirà ad ottenere una sola preferenza in più.
Rispetto a 5 anni fa, l'uscente Carta, non avrà al suo fianco la parlamentare all'Ars di Forza Italia, Daniela Ternullo, nè l'ex deputato Pippo Gennuso, quest'ultimo determinante nelle frazioni di Melilli, soprattutto a Città Giardino, dove una manciata di voti in più, permise a Carta di essere eletto. E con il primo cittadino uscente non dovrebbe esserci neppure l'ex sindaco Pippo Cannata, che ha incoraggiato il nipote Salvo ad essere della partita. Quest'ultima mossa potrebbe frammentare l'elettorato, rendendo sempre più incerto l'esito della consultazione.
Sul voto di Melilli c'è anche da verificare il peso dell'inchiesta giudiziaria 'Muddica' che nel 2019 portò agli arresti domiciliari per 5 mesi Carta con l'accusa assieme ad altre 8 persone, di avere commesso reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio, in merito a procedure di affidamento di lavori e servizi da parte di uffici pubblici. Un anno d'infermo per Carta tra ricorsi e controricorsi, con la momentanea parola fine arrivata nel novembre del 2020 quando il tribunale di Siracusa annullò il divieto di dimora per Carta, rimettendolo di fatto nel gradino più alto del Palazzo di Città.