Catania festeggia Sant'Agata: Pontificale celebrato a porte chiuse
Leggendo e ascoltando "il testo della Passione di Agata" "noi forse ci siamo scoraggiati" perché "ci descrivono prospettive e traguardi paradossali rispetto a quanto abitualmente ascoltiamo dagli altri o pensiamo noi stessi, indottrinati da una pubblicità sempre più invadente e suadente". E' un passaggio dell'omelia dell'amministratore apostolico, mons. Salvatore Gristina, del Santo Pontificale per la festa di Sant'Agata, Patrona di Catania, celebrato in Cattedrale a porte chiuse alle 6 del mattino e alla presenza del sindaco reggente Roberto Bonaccorsi per l'emergenza Covid. Prima dell'inizio della messa è stato esposto accanto all'altare il busto reliquiario della Vergine e Martire che a fine funzione è stato riportato nel luogo in cui è custodito.
Le feste agatine, ha ricordato mons. Gristina, "quest'anno, come l'anno scorso, non possono svolgersi secondo le indicazioni che i Vescovi di Sicilia abbiamo prudentemente emanato a causa della pandemia". "L'assenza delle processioni - ha sottolineato - può aiutarci a comprendere meglio che partecipare a questi gesti di devozione in onore della Madonna e dei Santi, costituisce un pubblico impegno di voler camminare con loro, di vivere come loro. Infatti, in comunione con tutte le Chiese abbiamo iniziato il cammino sinodale diocesano per una Chiesa sinodale che ci vedrà crescere nella comunione, nella partecipazione e nella missionarietà. In questo cammino - ha osservato - si inserirà il 19 febbraio il nuovo arcivescovo, monsignor Luigi Renna. Egli diventerà nostro compagno di viaggio. Anzi, lo guiderà con il ministero episcopale che svolgerà tra di noi con la luce e la forza dello Spirito e come immagine autentica di Gesù Buon Pastore".
Mons. Gristina, che ha lasciato l'incarico di arcivescovo di Catania per la sua età, ha deciso di rimanere "in questa amata chiesa catanese" per "il resto dei giorni, che il Signore vorrà concedermi" e "sotto la guida del nuovo Pastore, verso il quale fin d'ora e pubblicamente, nella fraternità episcopale, prometto rispetto ed obbedienza".
Poster e manifesti dedicati a Sant'Agata tratti da ventiquattro opere contemporanee realizzate con diverse tecniche da altrettanti giovani artisti, allievi o ex allievi dell'Accademia di Belle arti (Abi) di Catania sono presenti nelle stazioni e nei treni della metropolitana della Ferrovia Circumetnea. E' "Sant'Agata in movimento", che rimarrà aperta per un mese.
"Ancora Sant'Agata - ha sottolineato la presidente di Aba Lina Scalisi - non è restituita alla città fisicamente, ma la possiamo apprezzare grazie a questa bellissima mostra, organizzata in uno dei luoghi più frequentati dalla popolazione da nostri allievi e docenti e promossa dal Comitato per le celebrazioni agatine".
Proprio la presidente dell'organismo, Mariella Gennarino, ha sottolineato di aver lanciato, "da prima donna alla guida del Comitato" l'idea di organizzare "una mostra di immagini sulla Patrona nella Metropolitana di Catania, chiedendo da una parte al dg della Circumetnea Salvo Fiore di concederci gli spazi, dall'altra poster e manifesti ai vertici dell'Accademia e alla vulcanica professoressa Daniela Costa".
"Abbiamo messo a disposizione - ha commentato Sebastiano Gentile, direttore d'esercizio di quella Ferrovia Circumetnea che gestisce la Metro - spazi in tutte le fermate per poter esporre queste opere. In particolare potranno essere ammirate nella stazione Giovanni XXIII, ma altre copie si troveranno in ogni fermata e sui treni".
"L'arte di studenti ed ex studenti - ha osservato il direttore di Aba, Catania Gianni Latino - dei corsi di Grafica e Illustrazione, Design della Comunicazione e Fashion Design, diventa omaggio alla Patrona in questo contenitore in movimento che è la Metro. Un segnale che arte e cultura non si fermano".