Polo petrolchimico di Siracusa, UGL Chimici: no a crisi e licenziamenti
“Non lasceremo che scelte non opportunamente valutate e condivise, possano determinare crisi e licenziamenti al polo petrolchimico di Siracusa; chiediamo al MISE di differire il decreto attuativo in merito alle prescrizioni AIA dell’Isab di Priolo e contestualmente l’istituzione dell’area industriale di crisi complessa. Non resteremo fermi a testimoniare la cronaca di una morte annunciata per il territorio!”. Lo affermano il vice segretario Generale dell’UGL Luigi Ulgiati ed il segretario Nazionale UGL CHIMICI Michele Polizzi.
"Era il 4 novembre 2021 - afferma il sindacato - quando nell’ambito di un incontro presso l’assessorato delle politiche produttive , abbiamo condiviso il dossier sul riconoscimento dell’area industriale di crisi complessa. Un dossier che fotografa il possibile disimpegno produttivo del Polo, che determinerebbe una ulteriore contrazione occupazionale su un territorio già fortemente vessato. Abbiamo sottolineato l’inderogabile necessità che il Governo non solo riconosca l’area di crisi, ma che si debba procedere con maggiori investimenti in ricerca e sviluppo così da prevedere non solo l'idrogeno verde come vettore energetico, ma essere pronti anche ad altre possibilità da realizzare nel polo petrolchimico. Certi che questa analizzata nel dossier, potesse essere la via condivisa da indicare al Governo ed attuare celermente nelle scelte a prevenzione della crisi sul territorio, non ci aspettavamo di certo la doccia fredda che stava per riservare il MISE, con la presentazione delle limitazioni delle prescrizioni AIA nell’attività quotidiana sull’impianto IGCC dell’ ISAB di Priolo; limitazioni che senza dubbio determinerebbero una crisi dell’impianto stesso. Riteniamo irricevibili tali prescrizioni che comporterebbero una tangibile perdita di posti di lavoro e chiediamo sin da subito la convocazione di un tavolo di governo con tutte le parti politiche e sociali, affinché ci sia un differimento del decreto attuativo delle prescrizioni".