Edilizia, Ance Sicilia: si bocci la modifica sul Superbonus
Il presidente dell'Ance Sicilia, Santo Cutrone, ha scritto a tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia chiedendo loro "di adoperarsi, nelle commissioni di merito e in Aula, affinché siano subito sbloccate le piattaforme per la cessione dei crediti fiscali di Cassa depositi e prestiti e di Poste Italiane e sia soprattutto bocciata la modifica al Superbonus 110% introdotta dal governo nazionale, che per prevenire il ripetersi di truffe prevede una sola possibilità di cessione dei crediti fiscali".
"Da quando si è saputo di questa modifica, nonostante ancora non sia convertita in legge - riferisce Cutrone - le banche, gli intermediari finanziari, Cassa depositi e prestiti e Poste Italiane hanno bloccato tutto, i cantieri aperti si sono dovuti fermare e non se ne possono aprire di nuovi.
La formidabile spinta alla ripresa che era stata impressa dal Superbonus 110% si è così esaurita".
"Il governo nazionale - prosegue - piuttosto che affrontare seriamente il problema come aveva proposto l'Ance, ha preferito limitare frettolosamente il Superbonus 110% prevedendo questa enorme sciocchezza che sta solo producendo un disastro per le imprese serie e per l'occupazione".
Il presidente di Ance Sicilia nella nota illustra la drammatica situazione: "Le imprese fanno la fila davanti alle banche, agli intermediari finanziari, alle Poste e a Cdp, trovando la porta chiusa; non si aprono più nuovi cantieri e i lavori in corso si fermano perché le opere eseguite non potranno essere pagate.
Infatti, le banche e gli intermediari finanziari, non potendo più cedere, a loro volta, i crediti fiscali a operatori specializzati, non intendono tenerseli in pancia per anni e, quindi, non accettano più di acquisire crediti fiscali ceduti dalle imprese. Le quali, a loro volta, non possono più praticare lo sconto in fattura ai clienti. Anche in Sicilia il boom di cantieri con il Superbonus 110% si è sgonfiato: la maggior parte delle imprese si è fermata ed è costretta a licenziare il personale che aveva assunto".