Travolto sulla Ispica - Rosolini mentre era in bici: investitore a processo
Il Gip del Tribunale di Siracusa, Tiziana Carruba, ha rinviato a giudizio per il reato di omicidio stradale il conducente della vettura che il 12 ottobre 2020 ha investito sulla Statale 115, mentre procedeva in bicicletta, il quarantanovenne di Pozzallo (Ragusa), Salvatore Mermina, causandone la morte: si tratta di un cinquantanovenne di Modica, sempre nel Ragusano, G. C.
L’imputato, che non ha chiesto riti alternativi, dovrà comparire in aula il 14 dicembre 2022 per la prima udienza di un processo da cui i familiari della vittima, assistiti da Studio3A, si attendono risposte.
La tragedia, come detto, si è consumata il 12 ottobre 2020, poco dopo le 19.30, nel tratto della Stale 115 che collega Ispica a Rosolini, nel territorio comunale di quest’ultimo comune. Mermina stava tranquillamente percorrendo la Statale a bordo strada in direzione Ispica con la sua mountain bike quand’è stato tamponato con estrema violenza dalla Ford Focus, che sopraggiungeva nello stesso senso di marcia, condotta dall’imputato, “per colpa consistita in negligenza, imprudenza, imperizia nonché nella violazione dell’art. 141, primo e secondo comma del codice della strada” scrive il Pubblico Ministero della Procura di Siracusa, dott. Andrea Palmieri, titolare del relativo procedimento penale, nella sua richiesta formulata alla chiusura delle indagini preliminari. Sulla scorta del rapporto dei carabinieri della stazione di Rosolini, che hanno rilevato il sinistro, e della consulenza tecnica cinematica affidata all’ing. Maria Rita Torrisi, il Sostituto Procuratore imputa in particolare all’automobilista di aver mantenuto “una velocità superiore al limite massimo consentito per quel tratto di strada” e, comunque, di “non averla regolata in relazione alle caratteristiche e alle condizioni della strada stessa e del traffico, non conservando il controllo del veicolo in modo da poter compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, quali soprattutto l’arresto tempestivo del veicolo dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile, e collidendo con il velocipede che percorreva la Statale 115 nel medesimo senso di marcia”. Secondo il Ctu, “una velocità di percorrenza più moderata, e confacente alle ore notturne, avrebbe potuto con buona probabilità evitare la tragicità dell’infausto evento”.
Mermina morì a Catania dopo 13 giorni di agonia.