Siracusa, la stracittadina con il Real nel segno di Santa Lucia, il presidente Montagno: è stato emozionante
Lo scambio di doni e poi l’urlo “Sarausana jè”. E in curva Anna uno striscione dedicato alla vergine e martire siracusana. Asd Città di Siracusa e Real Siracusa Belvedere hanno onorato così la patrona alla vigilia della sua festa e prima di un derby che, in campo, è stato combattuto ma corretto. Il presidente della deputazione della cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione, ha donato una statuetta del simulacro argenteo e i gagliardetti personalizzati ai due presidenti, Antonello Liuzzo e Salvo Montagno. I massimi dirigenti delle due squadre hanno ricambiato consegnando la maglia delle rispettive compagini alla deputazione, rappresentata anche da don Helenio Schettini (che ha benedetto il momento, recitando la preghiera del Padre Nostro), Elena Artale, Salvatore Sparatore e Sebastiano Racioppo. “E’ stato emozionante, commovente – commenta il massimo dirigente azzurro – Abbiamo voluto che questa partita tra le due squadre della città fosse una festa nel segno di Santa Lucia. Noi abbiamo dato l’input, il Real ha raccolto l’idea e per questo motivo ringrazio la società biancorossa, che era quella ospitante e ha dato subito la sua disponibilità per realizzare questa iniziativa. Grazie anche al presidente Piccione e ai rappresentanti della deputazione per la loro presenza”. Poi la partita, vinta di misura dalla squadra azzurra, in campo per la prima volta con la nuova maglia con l’effige del simulacro della Patrona. “E’ stata bella anche se – aggiunge Montagno - noi non ci siamo espressi al meglio. Eravamo sotto tono, c’è stato un calo fisico e nervoso ma era prevedibile dopo le fatiche delle ultime settimane. Contano i tre punti e siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo seppur con qualche difficoltà. Ora pensiamo alla partita di mercoledì a Ragusa”.
Gli azzurri sono tornati ad allenarsi per preparare la sfida in programma mercoledì e valida per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. “Andremo lì per vincere e passare il turno perché – prosegue Montagno - teniamo a questa competizione e vogliamo proseguire il cammino. Certo sarà difficile, ma non demordiamo anche perché gli ultimi risultati hanno accresciuto l’autostima del gruppo. Scenderemo in campo convinti delle nostre possibilità e consapevoli di potercela giocare alla pari con il Ragusa”.