Pozzallo, il crollo della torre faro al porto: è l'ora dei "veleni" tra il PD e la Regione
"La notizia del crollo di una delle due torri faro al Porto di Pozzallo, alla luce della certa e documentabile possibilità che il danno potesse essere evitato, lascia basiti e interdetti". Lo afferma, in una nota, Paoletta Susino, segretaria cittadina del PD.
"È, infatti, notizia ormai diffusa - continua il documento - come questo ed altri pericoli fossero stati segnalati in aula all’ARS, durante la discussione della Legge finanziaria, dal parlamentare del PD Nello Dipasquale, come pure la sua proposta – emendamento bocciato dalla maggioranza che sostiene il Presidente Musumeci e successivo ordine del giorno approvato ma disatteso – di mettere a regime anche per i porti siciliani forme di sostegno fondate sulla equità e sulla uniformità, come già era avvenuto con la legge Ibla sui centri storici. Al vergognoso rifiuto perpetrato dal Governo regionale di prendere atto del pericolo e di intervenire prontamente va aggiunta poi – come se ciò non bastasse - la successiva esclusione del porto di Pozzallo dal finanziamento di 160 milioni di euro per l’ammodernamento dei porti siciliani.
Questo quadro di ingiustizie compiute ad opera del governo Musumeci a noi sembra la chiara rappresentazione di una vera e propria operazione di sabotaggio nei confronti della città di Pozzallo, di fronte alla quale il suo sindaco, Roberto Ammatuna, che oggi alza la voce, è stato consapevole e strategico spettatore.
Fa sorridere e imbarazza allo stesso tempo il botta e risposta di reciproche accuse, innescatosi alla notizia del crollo della torre, tra l’assessore regionale Falcone e il sindaco di Pozzallo, tanto più che i due, solo pochi giorni fa, passeggiavano a braccetto sulle banchine dell’infrastruttura scambiandosi promesse e complimenti. Poco credibili entrambi.
Falcone piuttosto che puntare il dito sulle omissioni altrui, farebbe meglio a spiegare la propria negligenza, e quella del suo governo, che ha portato al crollo della torre, con conseguente paralisi dell’operatività del porto e dei suoi operatori, proprio nel giorno di quello che doveva essere un sopralluogo nella infrastruttura ed invece si è risolto in una mera ed inutile passerella.
Il sindaco, dal canto suo, si chieda invece dov’era quando Pozzallo veniva sabotata e perché non abbia anch’egli, insieme al Partito Democratico di cui ha fatto parte, alzato la voce quando serviva. E se proprio non ci riesce, faccia un bilancio di quanto avrebbe potuto e dovuto fare nei lunghi anni del suo governo a Palazzo La Pira e a Palazzo dei Normanni e spieghi anche ai pozzallesi perché dopo questi ulteriori quattro anni e mezzo di sindacatura, non è riuscito – al pari dei suoi vituperati predecessori – a dare a Pozzallo un progetto esecutivo per la messa in sicurezza del porto".
NELLA FOTO, l'assessore regionale Falcone (al centro) durante la visita al porto di Pozzallo