Otto telecamere per difendere le palazzine dallo spaccio, 4 arresti a Canicattì
Otto telecamere, le cui riprese venivano registrate, posizionate su tutti i lati, in alto e in basso, della palazzina. Un sistema di "protezione" - non autorizzato - che consentiva ai due nuclei familiari di poter smerciare, con una certa tranquillità, cocaina, eroina e marijuana. E gli acquirenti arrivavano dai Comuni limitrofi per accaparrarsi quella "roba" venduta a basso prezzo. I due nuclei familiari, stando a quanto è emerso dall'inchiesta, talvolta collaboravano nell'attività di spaccio. Ma, nella maggior parte dei casi, erano invece in competizione. Di fatto però avevano creato -nella palazzina del viale Della Vittoria a Canicattì (Ag) - una fiorente "piazza" di spaccio. Quattro le misure cautelari, firmate dal gip del tribunale di Agrigento, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Si tratta di 3 obblighi di dimora e un divieto di dimora a Canicattì a carico di tre donne e un uomo. Spacciatori spregiudicati visto che i carabinieri della compagnia di Canicattì, che è coordinata dal capitano Luigi Pacifico, durante le indagini hanno sorpreso una delle donne indagate che era in possesso di cocaina mentre era in compagnia della figlia undicenne. Bambina che aveva anch'essa cocaina addosso. "La mamma aveva 7 dosi di cocaina nascoste nell'abbigliamento intimo - ha ricostruito il capitano Pacifico, durante la conferenza stampa che s'è svolta alla caserma 'Biagio Pistone', - . Ma anche la bambina aveva dosi di cocaina addosso. Un'attività di spaccio veramente spregiudicata lungo il viale Della Vittoria, ossia il proseguimento di via Regina Margherita che è il 'salotto buono' della città, che ha trasformato la zona in un contesto degradato".