Scicli, la rassegna Classico Italiano: intervista alla regista Francesca Archibugi
Uno scontro tra generazioni, giovani e adulti, l’accesa vitalità e il processo di crescista dei ragazzi che si contrappongono al rassegnato torpore e alla mediocrità di genitori e parenti, la scelta umana e professionale di due protagonisti come Stefania Sandrelli e Massimo Dapporto, la difficoltà di fare stare ben ordinati i giovani sul set. Stefania Archibugi, regista di “Mignon è partita” ha affrontato i temi cardine di un film in un’intervista registrata che ha concesso per “Classico Italiano” ieri sera al Giardino Bonelli Patanè, essendo attualmente impegnata in un set.
Un’artista oggi nel pieno della maturità che seppe cogliere le trasformazioni di una società che si apriva all’ultimo percorso di un millennio sapendolo analizzare e raccontare con una prosa filmica di grande effetto e suggestione.
Il film che fu una grande sorpresa, per il tema, per la giovane registra che affrontava già nel 1988 i temi della critica di atteggiamento e di costume dell’epoca, dispiega ancora oggi i suoi effetti su alcune questioni che sono rimaste incomprese e per certi versi irrisolte.
Ne è consapevole Massimo Dapporto, che in collegamento streaming, rispondendo alle domande di Mario Militello, Caterina D’Amico e Marco Sammito, ha tracciato le atmosfere di quel set così variegato nelle sue componenti e del come si evidenziava la differenza tra le esperienze di teatro di ognuno rispetto a quello di stare di fronte ad una cinepresa.
“Mignon è partita” è stato un esperimento ben riuscito e i dati di consenso di pubblico e soprattutto di critica sono stati lì a testimoniarlo.
“Classico Italiano” si sposta adesso all’Auditorium di Marina di Modica “Nannino Ragusa”:
il 17 agosto con “Il Gattopardo” di Luchino Visconti in versione restaurata, ore 21,30;
il 20 agosto con “Alberto il Grande” documentario di Luca e Carlo Verdone, ore 22.00;
il 21 agosto con “Polvere di Stelle” con Alberto Sordi e Monica Vitti.