"Festa di Maju" a Melilli entra nelle Eredità immateriali della Regione siciliana
Un grande riconoscimento per la città di Melilli e per tutti i suoi cittadini, “A festa i Maju”, il rito che celebra la festa patronale di San Sebastiano entra a far parte del REIS, il registro che raccoglie le Eredità Immateriali della Sicilia. Tale riconoscimento è stato deliberato dalla Commissione di valutazione istituita dall’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, presso il Centro regionale per il catalogo, diretto da Laura Cappuggi.
Le Eredità Immateriali, definite dall’UNESCO Intangible Cultural Heritage, sono l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale.
Soddisfazione per l'assessore alla cultura e al turismo Rosario Cutrona.: “È sotto gli occhi di tutti il cambio di rotta che vive Melilli, stiamo procedendo, spediti, verso il recupero della nostra identità territoriale e questo porta ad un riconoscimento totale del nostro brand, “Melilli, Terrazza degli Iblei, e delle nostre tradizioni”.
Entusiasta il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta che ha tanto lavorato per raggiungere questo prestigioso obiettivo : “Grazie a questo riconoscimento, fortemente voluto dall'amministrazione che ho l'onore di rappresentare, si accelera il processo di riconoscimento Unesco della nostra festa”. “Oggi è un giorno di giubilo per la nostra comunità, per il nostro Santo Patrono e per il nostro Santuario”. I grandi risultati si ottengono grazie alle sinergie e al lavoro di più persone, per questo motivo voglio ringraziare la giunta municipale, i collaboratori dell'amministrazione, le associazioni culturali, il parroco e la comunità parrocchiale”. Siamo pronti - ha concluso il sindaco CArta - a mostrarvi, nel 2022, la nostra festa, patrimonio immateriale della Sicilia”.
Melilli, quindi, è pronta a svelarsi e a programmare una “Festa I Maju” 2022 con una rilevanza ancora maggiore: ricorderemo, per sempre, i fuochi d'artificio, i “nuri”, i tamburelli, la statua, le grida “o Santu Nostru” di Melilli.