Modica, il PD sulle dimissioni del consigliere Poidomani: ferita per la democrazia
Sarà Enrico Morana a sostituire, nel Consiglio comunale di Modica, Salvatore Poidomani che si è dimesso da consigliere comunale del PD. La surroga avverrà nel corso della riunione dell'assemblea civica in programma giovedì 18 febbraio alle 19. Le dimissioni di Poidomani - candidato a sindaco alle ultime amministrative - sarebbero state originate dalla difficoltà di espletare in maniera efficace una opposizione degna di questo nome a causa degli atteggiamenti della maggioranza consiliare. Questo, almeno, si evince dalla nota del Partito Democratico di Modica a commento, appunto, delle dimissioni di Poidomani.
"Come partito democratico di Modica - afferma la nota - ci rammarichiamo delle dimissioni del consigliere Salvatore Poidomani perché riteniamo che, in quanto candidato che alle scorse elezioni si contrappose all’attuale sindaco, egli rappresentava qualcosa in più di un singolo componente dell’attuale minoranza. A nostro avviso il consiglio comunale perde uno dei pezzi più importanti così come l’esercizio della democrazia nella nostra città che è già gravemente compromesso con la condotta dell’attuale amministrazione. Le dimissioni di Poidomani pongono una seria riflessione proprio su questo punto e questa non deve riguardare le sole forze politiche presenti nel panorama cittadino ma anche la cittadinanza nel suo insieme. La democrazia richiede partecipazione, discussione, conflittualità, sintesi, rispetto dell’avversario e il conseguimento del bene comune nelle forme e nel rispetto dei ruoli previsti dalla nostra Costituzione. Richiede che tutti gli organi istituzionali, e non, abbiano ragione di coprire un ruolo che gli compete e di essere compartecipi delle dinamiche politiche e sociali della vita della nostra comunità. Quello che, invece, oggi a Modica possiamo osservare nella sua complessità risulta essere diametralmente opposto ai sani principi della convivenza democratica. Una maggioranza consiliare schiacciante e schiacciata ai voleri del sindaco che non si pone mai una seria riflessione o una sana critica ma si impegna esclusivamente a sopprimere tutto ciò che proviene dalla minoranza. Una classe culturale e dirigente, fiore all’occhiello di un passato glorioso della nostra città, oggi silente e rifugiata in un virtuale Aventino. Parte della stampa locale che ha perso il senso della critica e il ruolo di guardia verso il potere che nei paesi democratici la relega come potere al pari degli altri del sistema costituzionale e che invece, spesse volte, si limita a riportare la voce del palazzo senza prestare attenzione alla voce delle opposizioni. Oggi più che mai è difficile svolgere il ruolo del consigliere comunale, le leggi dello stato che si sono susseguite negli anni, hanno tolto tutte quelle prerogative che in passato lo rendevano protagonista della politica cittadina ma, a maggior ragione, per i motivi spiegati prima, a Modica gli hanno tolto pure la dignità. Nonostante tutto ciò e pur comprendendo le difficoltà enormi che l’azione politica richiede in queste condizioni, come forza di opposizione rimaniamo determinati nella lotta politica, consapevoli che sia l’unica strada possibile per una nuova rinascita della nostra città".