Covid-19: dal cibo ai farmaci è il boom per il commercio elettronico
Il Covid-19 sta cambiando la nostra vita e le nostre abitudini. Un segno tangibile è l'avvicinamento degli italiani al commercio online.
Fino a qualche mese fa acquistare online era una prerogativa delle fasce più giovani della popolazione, di quelle attente alle nuove uscite degli ultimi device elettronici o alle offerte. Ora le cose sono cambiate. La pandemia ha portato con sé una serie di lockdown e di chiusure di negozi che hanno attivato l'interesse verso le vendite online. Una necessità in molti casi, una scoperta in tanti altri.
I settori più interessati? Tutti. Dal settore food a quello dell'elettronica, dal settore abbigliamento a quello della cura della persona passando per il settore farmaceutico. La grande novità di quest'ultimo periodo è proprio questa: si è registrato un boom di vendite di farmaci online a cui è seguito un aumento degli e-shop legati alle farmacie. Una mossa figlia del tempo moderno, che molto ci dice in merito al cambio delle abitudini e delle esigenze.
In Italia il commercio online di farmaci senza prescrizione è consentito dal 2016 e la condizione necessaria è quella di ottenere un certificato di idoneità da parte del Ministero della Salute. Chi vende i cosiddetti farmaci da banco, i più richiesti, deve essere presente in una lista stilata dal Ministero e costantemente aggiornata. Vi rientrano, ad esempio, e-shop come Farmaciacavalieri.it uno tra i nomi storici e più affidabili del settore. Solo le farmacie inserite nella lista sono autorizzate a vendere farmaci da banco. Acquistando su questi portali si ha la garanzia di comprare farmaci originali e di avere un servizio di qualità, degno di una farmacia fisica.
Ad oggi Farmakom fotografa una situazione in continua evoluzione. Cresce il numero di farmacie e parafarmacie che decidono di vendere online. 328: questo era il numero delle attività che al momento dell'apertura del Ministero della Salute verso il commercio online (2016) chiesero di essere inserite nella lista. Un numero che è andato via via crescendo in maniera costante, con una forte impennata tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020.
In aumento anche i fatturati di queste attività che, nel corso degli anni, hanno saputo adattarsi alle nuove esigenze degli e-user. Le cifre ci aiutano a capire la portata del fenomeno. Se durante il primo anno di attività il giro d'affari attorno alle farmacie online era di 96 milioni di euro, si pensa che entro la fine del 2020 possa arrivare a superare i 315 milioni. Effetto Covid-19, ma anche conseguenza diretta del progressivo avvicinamento degli utenti che hanno capito a pieno le potenzialità del commercio online.