'Tutti a t'Avola', non luogo a procedere per il sindaco Luca Cannata
A vederci chiaro era stata la prefettura di Siracusa che aveva bocciato la relazione degli ispettori su presunte infiltrazioni mafiose al Comune di Avola, ma anche il pm Tommaso Pagano, magistrato tra i più attenti e rigorosi della Procura di Siracusa. Così esce di scena dall'inchiesta 'Tutti a t'Avola' il sindaco Luca Cannata, esponente di spicco in Sicilia di Fratelli d'Italia. Il Giudice delle udienze preliminare ha pronunciato il non luogo a procedere per il primo cittadino, nella vicenda che vedeva gli indagati accusati, a vario titolo, di truffa, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e falso ideologico. Era stata la stessa accusa a chiedere per Cannata il proscioglimento, perchè "non ci fu alcuna pressione da parte di Cannata al Genio civile di Siracusa per i lavori di riqualificazione e di bonifica di Mare Vecchio". Il sindaco doveva rispondere solo dell'accusa di falso ideologico.
'Non luogo a procedere' anche per Pietro Argentino, l'ex assessora Simona Loreto, Corrado Di Stefano e Giovanna Zocco.
Assoluzione arrivata anche per Salvatore Galioto che aveva chiesto di essere sottoposto al processo con il rito abbreviato, mentre il 4 novembre del 2021 inizierà il processo per Sebastiano Anselmo, Felice Nastasi, Vincenzo Drovetti, Francesca Buscemi, Stefano Gugliotta, Giuseppe Leone, Vincenzo Leone, Umberto Masuzzo, Santo Gionfriddo, Piero Antonio La Bruna e Natale Zuccarello.
(Nella foto il sindaco di Avola, Luca Cannata )