Il Covid-19 ha sfidato, e piegato, il mondo del gioco d’azzardo
Mentre lo spettro di un nuovo lockdown si fa sempre più vicino, ancora si contano i cocci rotti dal precedente, e sicuramente più pesante, periodo di blocco totale che per quasi 100 giorni ha paralizzato il mondo economico e produttivo. Chi forse più di tutti ha sofferto le angherie della quarantena è stato il mondo del gioco d’azzardo, fisico ed anche online. Che ha visto, tra le tante cose, un cambiamento di scenari impronosticabile alla vigilia della pandemia, lo scorso mese di febbraio. Che tipo di impatto ha avuto quindi il Covid-19 sul mondo del gioco d’azzardo?
Le risposte le ha fornite in un articolo Giochidislots analizzando studio dell’International Association of Gaming Regulators. IAGR ha condotto uno studio nel primo semestre del 2020 in cui è stato evidenziato un calo delle entrate pari a più del 50% rispetto al semestre del 2019 compreso tra gennaio e giugno. I cali accarezzano perdite per il 100%, nel periodo di pieno regime del lockdown. Giocoforza, in grande sofferenza è risultato essere il gioco fisico: qui il crollo è stato del -97% per i casinò, -95% per i bingo, -94% per le scommesse sportive.
Numeri telefonati, data la chiusura di tutte le sale. Per le lotterie, però, comunque facenti parte del gioco fisico, le perdite sono state lievi: una discesa pari al “solo” -57%, poiché le lotterie non restano legate ad un unico negozio di gioco, ma anche ad attività al dettaglio comunque operative in periodo di lockdown. Il gioco online, da parte sua, merita un discorso a parte: spesa stabile in tutto il mondo, con lotterie e poker che addirittura hanno beneficiato dello stop. In grande spolvero i casinò online e gli eSports, la cui quota mercato è salita al 61%.
Per quel che riguarda il gioco legale, il 21% delle giurisdizioni intervistate dallo IAGR ha parlato di livelli ridotti, mentre 4 su 10 ha denunciato aumenti. Le diminuzioni si spiegherebbero con la sospensione e la riduzione dell’offerta terrestre, mentre l’eventuale incremento si giustificherebbe con un graduale passaggio degli utenti a prodotti o siti di gioco illegali. Per questo IAGR ha chiesto alle giurisdizioni coinvolte quali tipo di approcci avessero adottato in risposta all’emergenza sanitaria da Covid-19. Le risposte, comunque variegate, sono state molto diverse.
Il 70% degli intervistati ha richiesto l’attuazione di misure di allontanamento sociale nei locali da gioco, il 64% invece di ritardare o annullare ispezioni dei locali da gioco. Uno sparuto 30% invece ha pensato di vietare o limitare i prodotti di gioco d’azzardo, accompagnato da un ventisei percento che ha richiesto ispezioni del gioco d’azzardo da remoto. Il 23% del totale ha chiesto ulteriori sensibilizzazioni del pubblico, l’11% invece di ridurre o cancellare le tasse sugli operatori, fino alle richieste di una piccola percentuale, pari al 6%, di avere alcuni eventi reali a porte chiuse. Il sondaggio ha così dimostrato che il Covid-19, alla fine, ha influenzato eccome il mercato del gioco d’azzardo. E sul futuro non v’è certezza, come sul presente: che impatti avrà il Covid-19, in maniera definitiva?