L'attacco del governatore Musumeci ai regionali, l'ira di Cgil e Cisl
"Non è più tollerabile assistere ad una sorta di crociata contro i dipendenti regionali per raccattare qualche consenso o per altre inconfessabili ragioni. Il lavoro pubblico è e deve restare un valore che va difeso fino in fondo, per garantire servizi all'altezza dei bisogni dei cittadini e delle imprese". Cgil Sicilia e Fp Cgil prendono posizione rispetto alle dichiarazioni del Governatore Musumeci, secondo il quale il 70% del personale sarebbe inutile perché "non digitalizzato". "La misura è colma - affermano il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, e il segretario generale di Fp Cgil Sicilia, Gaetano Agliozzo - appena qualche mese fa Musumeci aveva definito l'80% dei dipendenti grattapancia, adesso un'altra deplorevole uscita. Di fronte a questo irrispettoso atteggiamento metteremo in atto tutte le iniziative possibili per difendere tutti i lavoratori regionali da attacchi ingenerosi e strumentali". "Stavolta il presidente, forte della sua autorevole posizione(forse sarebbe il caso di bollarla come autoritaria) ha il dovere di tirare fuori le carte e le fonti per dimostrare la fondatezza delle sue esternazioni", conclude.