Catania, aspirante parrucchiera pagata dalla titolare a un euro l'ora
La polizia ha effettuato controlli in via della Siepe a Catania, presso un negozio di tatuaggi e un parrucchiere, entrambi abusivi, allestiti all’interno di una civile abitazione affittata in nero dalla titolare.
È stato accertato che il gestore esegue i tatuaggi senza rispettare le procedure igienico-sanitarie per prevenire il contagio di malattie infettive: è stato riscontrato, infatti, che mancavano strumenti idonei alla sterilizzazione delle attrezzature.
Per quanto riguarda l’attività di parrucchiere, il luogo era salubre e venivano messi a disposizione dei clienti mascherine e disinfettanti legati all’emergenza covid-19. La titolare delle attività abusive appartiene, peraltro, a un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza.
La medesima persona è risultata avere alle proprie dipendenze una lavoratrice “in nero” di anni 18, alla quale corrisponde la misera somma di 40 euro a settimana, per un salario corrispondente a circa 1 euro l’ora.
Durante i controlli di polizia sono state anche comminate sanzioni al Codice della Strada e sono state ritirate 3 patenti di guida a soggetti sorpresi mentre si trovavano a bordo di un autovettura, in possesso di crack e cocaina.