E' morto l'attore palermitano Guido Cerniglia: girò con De Sica e Sordi
L'attore Guido Cerniglia, caratterista in numerosi film della commedia all'italiana, da "Lo chiameremo Andrea" (1972), con la regia di Vittorio De Sica, a "Assolto per aver commesso il fatto" (1992) di Alberto Sordi, è morto ieri a Roma all'età di 81 anni. L'annuncio della scomparsa è riferito dal sito internet "Il mondo dei doppiatori". Nato a Palermo il 3 febbraio 1939, a 17 anni frequenta la scuola di recitazione organizzata dal Piccolo Teatro della Città di Palermo e poco dopo viene scelto da Vincenzo Tieri, padre di Aroldo Tieri, per interpretare un piccolo ruolo ne "I mariti di Norella". Nel 1957 Cerniglia si trasferisce a Roma, dove inizia a lavorare con numerose compagnie teatrali. Dal 1967 al 1969 lavora come speaker alla Bbc di Londra e, tornato in Italia, inizia una lunga carriera tra cinema, televisione e teatro: lavora soprattutto in ruoli da caratterista, accanto ad attore quali Enrico Maria Salerno, Giancarlo Sbragia, Gino Bramieri, Gastone Moschin, Ugo Tognazzi. Al cinema è stato diretto da Vittorio de Sica, Luigi Comencini, Nanni Loy e Luciano Salce. Ha recitato anche in "Stavisky il grande truffatore" del regista francese Alain Resnais (1974). Tra gli altri film Cerniglia è apparso in "Detenuto in attesa di giudizio", per la regia di Nanny Loy (1971), "Siamo tutti in libertà provvisoria" di Manlio Scarpelli (1971), "Lo scopone scientifico" di Luigi Comencini (1972), "Il magnate" di Giovanni Grimaldi (1973), "Storia de fratelli e de cortelli" di Mario Amendola (1973), "Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno" di Luciano Salce (1974), "Al di là del bene e del male" di Liliana Cavani (1977), "Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici" di Lina Wertmüller (1978), "Il vizietto" di Édouard Molinaro (1978), "Viuuulentemente mia" di Carlo Vanzina (1982), "Ricky & Barabba" di Christian De Sica (1992) e "Ivo il tardivo" di Alessandro Benvenuti (1995). Negli anni '70 Cerniglia cominciò a lavorare anche come doppiatore e nel 1980 entrò a far parte della società di doppiaggio Sas di cui in seguito è stato prima consigliere e poi vice presidente.