Monreale, commemorato il capitano Basile ucciso dalla mafia 40 anni fa
Ricorre oggi il 40esimo anniversario dell'uccisione del capitano dei carabinieri, Emanuele Basile, avvenuta a Monreale il 4 maggio 1980, durante i festeggiamenti in del Santissimo Crocifisso. Il militare fu ucciso da tre killer mentre stava tornando in caserma con la moglie e la figlia in braccio. Questa mattina, tenuto conto dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, si è svolto un breve momento di raccoglimento commemorativo all'interno del gruppo carabinieri di Monreale, alla presenza del generale di divisione Giovanni Cataldo, comandante della Legione Carabinieri Sicilia, del generale di brigata Arturo Guarino, comandante Provinciale di Palermo, con la deposizione di una corona d'alloro al busto dedicato al capitano. Successivamente, in via Novelli, luogo dell'eccidio, alla presenza di una rappresentanza dell'Arma, del prefetto facente funzione di Palermo, Daniela Lupo e del sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, l'arcivescovo monsignor Michele Pennisi ha recitato una preghiera. "Ancora oggi - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - per tutti noi è doveroso dover ricordare la figura del capitano Basile che come coloro che hanno sacrificato la vita combattendo con coraggio contro la criminalità organizzata, rimane un esempio di vita, di visione e di cultura. Il ricordo, affettuoso e sincero, rappresenta anche un ringraziamento a Basile e a tutti coloro che nelle Forze dell'Ordine e, più in generale nelle istituzioni, prestano la loro opera con impegno e professionalità al servizio della comunità". Il generale Cataldo ha richiamato "l'attualità dell'esempio del capitano Basile per tutti i carabinieri e per la legalità alla quale si ispirano le comunità siciliane".