Altro paziente di Bergamo con il covid guarito al Civico: "Grazie Palermo"
Erano risultati positivi al Covid-19 e in gravi condizioni respiratorie e per questo avrebbero dovuto essere subito ricoverati in terapia intensiva, ma in Lombardia, fra le regioni più colpite dalla pandemia, mancavano i posti letto. E cosi il 14 marzo scorso due pazienti sessantenni, del bergamasco furono trasferiti in nottata in Sicilia con un aereo militare e ricoverati nel reparto di rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo con la prognosi riservata. Ora per entrambi dopo oltre un mese l'odissea è terminata e sono stati dimessi, in due momenti diversi. Il primo il 19 aprile e l'altro oggi. Entrambi lasciando la corsia hanno ringraziato la Sicilia e il suo sistema sanitario. Stamattina ha lasciato il reparto di Rianimazione Marco Maffeis, 61 anni, che è risultato negativo al doppio test del tampone rinofaringeo ed è in buone condizioni di salute. E' stato trasferito, con un ponte aereo, in un ospedale milanese, dove completerà il percorso terapeutico di riabilitazione. "Sono felice - ha detto prima di salire sull'ambulanza, che lo stava trasportando in aeroporto -. In questo reparto mi hanno voluto bene, mi hanno amato e guarito. Mi sento fortunato, un sopravvissuto. Ci sono tanti che mancano, anche nel mio paese, dove su 8 mila abitanti ne sono morti più di cento. Noi veniamo spesso in Sicilia una regione che amiamo. Adesso ancora di più". A Palermo, l'uomo è stato seguito dall'equipe del primario facente funzioni Vincenzo Mazzarese, la stessa squadra di professionisti sanitari che ha avuto in cura anche l'altro paziente lombardo. "Tutti e due - sottolinea il medico - sono giunti in Sicilia con gravi insufficienze respiratorie da Covid 19. Dopo oltre un mese di assistenza ventilatoria, hanno acquisito nuovamente un'autonomia respiratoria che ne ha permesso così le dimissioni. E' stata una sfida nella sfida, che abbiamo vinto, che ci riempie di orgoglio come medici e come siciliani". Ufficialmente guarito anche Ettore Consonni 62 anni, magazziniere in pensione. Anche lui prima di partire, volle esprimere tutta la propria riconoscenza al personale medico e sanitario dell'ospedale Civico: "Non e' vero che ci sono cose negative al Sud questo ospedale e' all'avanguardia, un fiore all'occhiello della sanità di tutta Italia". Una soddisfazione condivisa anche dall'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che aveva subito accolto la richiesta di aiuto proveniente dalla Lombardia: "Nel dramma universale di questa pandemia - ha commentato - in Sicilia viene scritta una pagina che fa onore a tutto il Sud, dimostrando che l'Italia e' unita ed e' un grande Paese. Troppe volte la nostra sanita' e' Stata oggetto di luoghi comuni smentiti da episodi come questo".