Diocesi di Noto, sostegno scolastico on-line a ottanta ragazzi
Oltre trenta educatori, tanti volontari, uniti 'virtualmente', ma con con un impegno quotidiano: aiutare più di ottanta ragazzi delle scuole elementari e medie della diocesi di Noto a vivere al meglio questo momento di smarrimento legato alle restrizioni per il contenimento del Coronavirus. Sono una parte dei ragazzi degli otto cantieri educativi attivi nelle città di Modica, Pozzallo, Scicli, Noto, ragazzi che hanno bisogno di maggiore aiuto, specialmente per fare i compiti. Ragazzi italiani e magrebini, che vivono già una situazione di fragilità, acuita in questo tempo. E così volontari ed educatori, attraverso le reti telematiche, con computer, tablet e cellulari, aiutano i ragazzi a fare i compiti. Ma si occupano anche di interagire con i genitori dei ragazzi e con le scuole. «Quando le scuole sono state chiuse – spiega il vicedirettore della Caritas diocesana, Fabio Sammito – le disuguaglianze sono esplose. Per questo ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare. E abbiamo pensato, dopo i primi giorni di organizzazione, di intervenire così, sfruttando le potenzialità della rete. Abbiamo anche un importante sostegno da parte di insegnanti in pensione». A Modica un gruppo di ragazzi, che si riconosce nei valori di 'Libera', si è messo a disposizione. Sono già una trentina, e danno il loro contributo con un servizio di doposcuola, gratuito e on-line. "Diventa importante – spiega Maurilio Assenza, vicepresidente della Fondazione Val di Noto - questo continuare ad aiutare nell'educare perché la comunità del futuro, che si ricostruisce dopo la catastrofe, sarà fatta di generazioni che con la cultura dovranno essere capaci di rielaborare questi giorni per passare, dall'essere comunità per paura, all'essere comunità per la riscoperta della solidarietà come legame forte di affetto con valenza civica e politica"
NELLA FOTO: una volontaria al computer per i compiti on-line.