Duecento siciliani 'figli di nessuno' bloccati a Villa San Giovanni: "Fateci passare"
Siciliani come figli di Nessuno. Bloccati agli imbarcaderi in Calabria che 'premono per passare'. Prima lo scontro di ieri con il Viminale sui rientri in Sicilia dal Nord e le code di auto davanti agli imbarcaderi da Villa San Giovanni. Poi le parole rassicuranti del Governatore Nello Musumeci: "Allo Stretto di Messina il traffico si è normalizzato". Ed in effetti per tutta la giornata di oggi sui pochi traghetti in servizio nel braccio di mare tra il Continente e la Sicilia gli automezzi sono saliti con il contagocce. Anche perchè tutti coloro i quali non erano autorizzati sono rimasti bloccati sulla sponda calabra. Quasi una sorta di terra di nessuno per centinaia di persone che si erano messe in viaggio nella speranza di potere fare rientro a casa e hanno cominciato a protestare: "Fateci passare". "Abbiamo saputo dalle autorità locali della Calabria che nel piazzale di Villa San Giovanni purtroppo ci sono oltre 200 persone, nuclei familiari con bambini, donne in stato di gravidanza e anziani, non sappiamo se siano affetti da particolari patologie. Hanno già passato una notte in auto, rischiano di passare una seconda notte" ha detto il Governatore Musumeci nel corso di una diretta Facebook. Pur ribadendo la "linea della fermezza" il Governatore sollecita tuttavia una soluzione al problema. "Io non ho alcun potere per farli entrare in Sicilia - spiega -, il potere è dello Stato. Ma il rigore deve sposarsi allo spirito umanitario, non possiamo fare finta di niente: abbiamo scritto al ministro dell'Interno, dicendo che lo Stato ha determinato questo assembramento a Villa San Giovanni e lo Stato deve risolvere problema". Musumeci suggerisce di acquisire una struttura ricettiva a Reggio o a Villa dove ospitare le famiglie, le donne incinta, i bambini, gli anziani e i vecchi: "abbiamo il dovere - sottolinea - di mettere questa gente in quarantena obbligatoria perché non sappiano le loro condizioni di salute, per cui vanno condotti in una struttura. Spero che il ministro voglia dare disposizioni al prefetto di Reggio Calabria in questo senso. Chi non accetta la quarantena si assume la responsabilità delle proprie scelte". Per il Governatore della Sicilia c'è un solo modo per impedire che si ripeta questa situazione. "Le auto a Villa San Giovanni non devono arrivare - chiosa -, sappiamo che ci sono controlli a circa 30 chilometri, ma le pattuglie vanno predisposte al confine con la Campania, sull'autostrada: non devono entrare in Calabria, tantomeno in Sicilia".
"Dev'essere chiaro che chi oggi si trova a Villa San Giovanni in attesa di un imbarco, vi è arrivato perché non sono funzionati i controlli lungo il viaggio dalle città di provenienza". Così il governatore della Calabria, Jole Santelli. "+ giusto che lo Stato si assuma le proprie responsabilità e che quindi i nuclei familiari vengano scortati dalla Polizia fino alle residenze siciliane", dice.
"Leggo la dichiarazione del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che chiede di mettere in quarantena presso un hotel reggino le persone bloccate a Villa San Giovanni", spiega Santelli. "Non è uno scontro tra le due regioni ma si tratta di una situazione in cui è necessario coniugare legalità e principi di civiltà- sottolinea - Quello che non è accettabile è la storia di queste ore, lo scotto che pagano famiglie e con loro un comune, quello di Villa San Giovanni, e la Calabria protagonista incolpevole di una situazione in cui non ha nulla a che fare".