Il sindaco di Avola parla alla sua gente: "Ripartiamo con la politica del fare"
Ha voluto evitare il freddo gelido della piazza per parlare a cuore aperto ai cittadini di Avola. Così, il sindaco, Luca Cannata, h a chiamato a raccolta i suoi concittadini per domani pomeriggio alle 17,30 nella Sala Fratantonio, a palazzo di città. Il primo cittadino parlerà del decreto della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, che ha decretato che erano infondate le accuse di infiltrazioni mafiose all'interno dell'amministrazione, quasi monocolore. Sei mesi di ispezione prefettizia che ha messo in subbuglio la città che non avrebbe mai voluto l'infamante marchio della mafia. Nessuna anticipazione da parte di Cannata del discorso che terrà alla sua gente, ma soltanto un accenno che l'amministrazione del 'fare' riparte dopo una stasi semestrale non dipendente dalla volontà di sindaco e giunta, ma delle indagini serrate dei commissari che hanno portato al 'nulla di fatto'. Cannata ha ribattuto a tutte le contestazione che gli sono state mosse. Un'indagine che ha portato la Commissione dell'ex prefetto di Siracusa, Luigi Pizzi, a redigere cinquemila pagine. In questi sette anni di amministrazione, il sindaco di Avola è stato più volte vittima di minacce ed intimidazioni da parte della criminalità organizzata del luogo. Tra l'altro l'amministrazione è parte civile nel processo 'Nemesi' contro presunti boss e picciotti della 'mala' di Avola.