Fu trovato carbonizzato in auto a Roccella Jonica, arrestata la moglie
Era stato trovato carbonizzato nella sua auto a Roccella Jonica nel novembre scorso. E ora dalle indagini emerge una pesante accusa nei confronti della moglie, arrestata questa mattina insieme all'amante della donna e al figlio nato da un precedente matrimonio. L'auto sarebbe stata data alle fiamme mentre era ancora vivo. I tre sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell'omicidio di Vincenzo Cordì, avvenuto nella Locride tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno. In carcere sono finiti Susanna Brescia di 42 anni, l’amante Giuseppe Menniti di 41 e il figlio Francesco Sfara, 22 anni. Sono ritenuti dalla Procura di Locri, i responsabili, in concorso tra loro, dell’omicidio di Vincenzo Cordì, avvenuto nella Locride tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno. Le indagini sono partite dal rinvenimento del corpo carbonizzato all’interno dell’auto, hanno consentito di far luce sul delitto e sul movente, inquadrato nell’ambito familiare.
Susanna Brescia, avrebbe agito con la complicità del figlio e di Giuseppe Menniti, legato da una relazione sentimentale con la donna e tutti e tre erano già noti alle forze dell’ordine. Le indagini avrebbero consentito di accertare che, nella tarda serata dell’11 novembre 2019, Susanna Brescia, con l’inganno, condusse la vittima in località Scialata di San Giovanni di Gerace (Rc) e, con il concorso di Sfara e Menniti, lo tramortì, lo cosparse di benzina e gli diede fuoco all’interno della sua autovettura. Al fine di depistare le indagini, la donna tentò di far credere agli inquirenti che il marito si fosse suicidato a causa del periodo di depressione che stava attraversando.